TREVISO – Prima un vento fortissimo. Poi un assalto di chicchi che, grandi come palline da tennis, hanno colpito come un’onda soprattutto la zona compresa fra Onigo di Pederobba nel lembo più a nord, Cornuda, Crocetta e Biadene-Pederiva, nella zona di Montebelluna. Abbattendosi poi, attraversato il Montello, sulla parte est di Volpago, ovvero sulla frazione di Selva e soprattutto su Giavera, fra il centro e la zona bassa, e a Cusignana.
Il risultato sono stati interminabili minuti di terrore, più o meno dalle 18 in poi, con automobilisti sorpresi in strada dal maltempo, vetri e specchietti delle auto distrutti, tettoie andate in frantumi, pannelli fotovoltaici di case e aziende completamente saltati. Pure quelli di ultima generazione, particolarmente solidi, non hanno resistito all’urto. Troppo grossa e pesante, fitta e continua, la grandine caduta.
Non migliore la sorte di vari capannoni agricoli, soprattutto nella zona di Cusignana. Sono intanto oggetto di stima i danni alle colture. Ma è certo che sono centinaia e centinaia le auto distrutte da quello che qualcuno definisce un vero e proprio bombardamento. Di chicchi grandi come uova o arance. Per qualcuno mele. Così, già dalla serata di ieri, gli assicuratori, che in qualche caso si erano mossi avvisando i clienti del maltempo e invitandoli a mettere al riparo le auto, hanno cominciato a essere tempestati di telefonate e messaggi, mentre i carrozzieri avranno lavoro a volontà per settimane. […]
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Stessa cosa a Mantova e provincia, dove tra l’altro si sta ripetendo in questi ultimi giorni, mercoledì 19: “chicchi” di grandine grandi come un limone medio.
Tutto “naturale”? HAARP non c’entra?