Non ha fronteggiato l’aumento della fame. L’accordo che un anno fa aveva portato allo sblocco dell’export di grano dall’Ucraina al Mar Nero verso il resto del mondo si è rivelato del tutto inadeguato rispetto alle attese. I Paesi ricchi si sono accaparrati l’80 per cento del grano e dei cereali, mentre agli Stati più poveri e colpiti dalla crisi alimentare è andato appena il 3 per cento. A rivelarlo è una nuova analisi di Oxfam.
«L’accordo che ha consentito di riprendere le esportazioni di cereali dall’Ucraina ha certamente contribuito a contenere l’impennata dei prezzi alimentari – aumentati comunque del 14% a livello globale nel 2022 – ma non ha rappresentato la soluzione alla fame globale che oggi colpisce almeno 122 milioni di persone in più rispetto al 2019» ha detto Francesco Petrelli, policy advisor sulla sicurezza alimentare di Oxfam Italia. www.avvenire.it
ONU
“Deploro profondamente la decisione della Federazione russa di porre fine all’attuazione dell’iniziativa per il Mar Nero, compresa la revoca delle garanzie di sicurezza russe per la navigazione nella parte nord-occidentale del Mar Nero. ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, commentando il mancato rinnovo del corridoio del grano ucraino nel Mar Nero. “Centinaia di milioni di persone ne pagheranno il prezzo”, ha aggiunto Guterres