A Roma borseggiatori scatenati, “perlopiù sono donne, anche incinte e minorenni”

Roma borseggi

Le scene ormai sono all’ordine del giorno e più di qualcuno ha anche la freddezza di riprenderle con il cellulare per poi diffondere le immagini senza censura sui social. A Roma i turisti e gli utenti della linea Atac sono ormai delle vere e proprie sentinelle battagliando quotidianamente contro i ‘manolesta’, veri e propri professionisti del borseggio che colpiscono a tutte le ore.

Perlopiù sono donne – anche incinte – e minorenni. Artisti, per così dire, del furto che anche se arrestati sanno che in carcere non finiranno e così continuano a delinquere. Poi ci sono i latinos che nell’ultimo periodo, come abbiamo già raccontato su RomaToday, “lavorano” con continuità sulla metropolitana di Roma rubando portafogli e smartphone camuffandosi da turisti.

La “guerra silenziosa”

Una “guerra silenziosa” che si combatte sottoterra, in metropolitana appunto, con gli utenti e turisti che come arma hanno solamente il loro smartphone. Ma per un video ripreso e postato sui social, ci sono decine di ladre e ladri impuniti. Lo dimostrano anche i numeri dei fine settimana, con carabinieri e polizia che nei loro consueti bilanci raccontano tra i 10 e 15 ‘manolesta’ bloccati in poche ore. E sono quelli individuati.

A loro si somma chi riesce a farla franca. Numeri che nei mesi estivi, con i turisti che hanno invaso e stanno invadendo Roma, sono destinati a crescere. Un problema in più, in tema di sicurezza, anche in vista del Giubileo.

Turisti contro borseggiatori

Le ultime sentinelle del furto sono stati due turisti, un ucraino e un turco. Il primo caso è finito è finito anche su Twitter. Nel video si vede un uomo, un ucraino che nella Città eterna sta studiando per un master, riprendere la scena: una ragazza si fa scudo con uno zaino, allunga la mano e prova a sfilare un portafogli. Lui la blocca, la riprende in viso e di fatto la mette così in fuga.

Le immagini hanno fatto il giro del social. Il video ha collezionato oltre 62 mila visualizzazioni. “Confessiamo che all’inizio ci hanno molto divertito le parole che ha pronunciato, cogliendo i borseggiatori in flagrante. Ma è bello che il nostro connazionale ha fermato questo tentativo di furto”, scrive chi ha postato il video.

I precedenti

E questo non è l’unico caso nel quale chi arriva a Roma in visita si trova a che fare con i borseggiatori e spesse volte evita che i colpi vengano portati a termine. Lo scorso week end, infatti, i carabinieri di via Vittorio Veneto hanno bloccato una 15enne alla fermata della metro di Spagna. La minorenne era stata sorpresa da un turista turco a cui aveva sottratto il portafoglio e che l’aveva bloccata assieme a un addetto alla sicurezza. La giovane è stata poi denunciata a piede libero e affidata al padre. In passato un turista finlandese bloccò una ladra in azione proprio a Spagna.

I furti in diretta

I furti sono all’ordine del giorno, quasi della corsa, anche quando i treni sono vuoti. Sabato mattina uno scippo in diretta sulla metro B ha visto come spettatore un nostro lettore. La vittima, neanche a dirlo, un turista 17enne ceco a Roma con la famiglia per visitare la città. “Sono entrato e ho assistito alla scena assurda. – la testimonianza – Un giovane ha sradicato il cellulare dalle mani e si è catapultato fuori. Il turista è rimasto sbalordito, con le porte bloccate e il treno in movimento mentre il ladro correva via per salire le scale. Dal treno c’è chi ha chiamato la polizia”, ma il ladro era ormai fuggito.

Lucia, una lettrice di RomaToday che preferisce restare anonima “perché non si sa mai e questa gente potrebbe essere armata”, settimane fa fu testimone di un borseggio a opera di un gruppo di sudamericani: “Si erano finti turisti, con tanto di zaino. Li ho visti mentre si passavano dei soldi e una volta scesi a Termini buttavano un portafogli dalle rotaie, lo avevano appena rubato”.

D’altronde ci sono delle tratte che i borseggiatori prediligono e le “preferite” dei manolesta sono quelle della linea A, non una novità. Una situazione talmente tanto esasperante che induce gli stessi dipendenti Atac in errore, con annunci choc diffusi dagli altoparlanti di stazione di appelli – censurabili – che raccomandano di fare “attenzione agli zingari”.
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