Riga, 10 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriva questa sera a Vilnius in Lituania, dove da domani parteciperà al vertice della Nato. Al centro del summit (che vedrà la partecipazione del presidente Volodymyr Zelensky) l’aggressione russa e il sostegno all’Ucraina, “a 360 gradi”, come ha ribadito anche oggi la premier a Riga, in Lettonia. L’Italia a Vilnius – sottolineano fonti diplomatiche – ribadirà di essere favorevole alla semplificazione delle modalità di adesione di Kiev all’Alleanza atlantica, in linea con il sostegno già assicurato.
Roma, viene ricordato, garantisce “significativi contributi” alle misure di rafforzamento della “postura di rassicurazione e deterrenza” sul fianco orientale e di sostegno alla resistenza e alla difesa dell’Ucraina. Per quest’anno l’Italia continua ad assicurare la sua partecipazione alle forze ad elevata prontezza della Nato con componenti e assetti terrestri, aerei e navali.
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In particolare l’Italia contribuisce alla presenza avanzata e rafforzata (eFP) in Lettonia; al rafforzamento in Bulgaria, Ungheria, Slovacchia e Polonia;rafforzamento dell’Air Policing a rotazione su tutto il fianco orientale, dal Grande Nord al Mar Nero e ai Balcani; alle forze navali di reazione immediata. Inoltre partecipa al sostegno dell’Unione Europea alla difesa ucraina garantendo la propria collaborazione alla Missione di Assistenza Militare dell’Unione Europea a sostegno dell’Ucraina (EUMAM) con personale e formatori, organizzando una serie di corsi e attività di formazione specialistica e partecipando al finanziamento delle misure di assistenza a favore dell’Ucraina previste dall’European Peace Facility e al finanziamento dell’assistenza militare all’Ucraina.
Nel richiamare l’importanza dell’unità della Nato contro l’aggressione russa, Meloni richiamerà però anche all’attenzione di cui necessita il fianco meridionale: l’Italia – ricordano le fonti – è tra gli alleati tradizionalmente più favorevoli al rafforzamento dei partenariati dell’Alleanza e ritiene “fondamentale” coinvolgere e rendere “soggetti attivi del dialogo” gli Stati del Mediterraneo allargato per assicurare “maggiore stabilità e sicurezza” a tutto il quadrante.
Tra i temi al centro del summit di Vilnius anche i rapporti con la Cina. L’Italia (che deve sciogliere il ‘nodo’ del rinnovo del Memorandum sulla Via della Seta con Pechino) ribadirà la necessità di affrontare le sfide alla sicurezza portate dalla Cina nel lungo periodo, sottolineando però che tali sfide non sono concentrate unicamente nel quadrante Indo-Pacifico, ma anche nella regione euro-atlantica, passando soprattutto per l’Africa e la regione Mediorientale.