La polizia svedese ha dichiarato di aver concesso un permesso per una protesta in cui l’organizzatore intende bruciare un Corano fuori dalla moschea principale di Stoccolma oggi, all’inizio della tre giorni di festa musulmana Eid al-Adha. L’autorizzazione è arrivata due settimane dopo la sentenza di una corte d’appello svedese che ha respinto il divieto di bruciare il Corano imposto dalla polizia, in seguito al rogo del libro sacro musulmano davanti all’ambasciata turca, che a gennaio ha provocato settimane di proteste.
Un primo corano bruciato oggi da in iraqeno
Prende a calci il Corano e poi lo brucia. In Svezia, un uomo di origini irachena Salwan Momika, sotto la protezione della polizia, ha dato spettacolo distruggendo una copia del libro sacro dell’Islam. Le autorità, che gli hanno consentito la “dimostrazione”, hanno poi aperto un’indagine nei suoi confronti per “agitazione contro un gruppo etnico”. L’uomo è poi stato denunciato per incitamento all’odio razziale.
La protesta, le cui immagini sono divenute subito virali, è avvenuta di fronte alla grande Moschea di Stoccolma.
“Non stiamo combattendo contro i musulmani, ma contro i loro pensieri”, ha detto il 37enne che aveva già chiesto a febbraio di seppellire il Corano fuori dall’ambasciata irachena in segno di protesta, ma la polizia gliel’aveva vietato.
Proteste si sono sviluppate in vari Paesi musulmani. A Baghdad gli islamici hanno attaccato l’ambasciata svedese.
🚨🇸🇪🇮🇶 Muslims attack the Swedish embassy in Baghdad. pic.twitter.com/cLTZfi2UD4
— Terror Alarm (@Terror_Alarm) June 29, 2023