Il Consiglio dei ministri ha approvato la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo a commissario per l’emergenza dopo l’alluvione che, all’inizio di maggio, ha colpito l’Emilia Romagna e parte di Toscana e Marche.
Sul suo nome si è trovata l’intesa nella maggioranza. In un primo momento era stato fatto il nome del presidente emiliano Stefano Bonaccini, ma questa ipotesi è tramontata.
I presidenti di Emilia-Romagna, Toscana e Marche saranno invece i subcommissari del generale Figliuolo. “Non ho molto da aggiungere per la nomina del commissario, che non è ancora stata formalizzata – ha spiegato Musumeci. – Il presidente del Consiglio ha solo reso noto il nominativo del Generale Figliuolo per le competenze mostrate in un momento delicato. I presidenti di Regione “Bonaccini, Acquaroli e Giani saranno i subcommissari di Figliuolo”.
La nomina di commissario straordinario del generale “durerà 5 anni”, ha spiegato Musumeci, ma “ci auguriamo”, ha sottolineato, che i tempi previsti dalla norma “siano bruciati e neutralizzati dall’efficacia di un gioco di squadra”.
Bonaccini: “Scelta sbagliata”
Alla fine, però, la nomina del governatore dell’Emilia Romagna non è passata. Stefano Bonaccini ha espresso attraverso i canali social il proprio disappunto. “Avevamo proposto una collaborazione istituzionale che valorizzasse i territori e il rapporto diretto con cittadini e imprese, come avvenuto con la ricostruzione post sisma dell’Emilia nel 2012”, ha scritto su Facebook, “e lo avevamo fatto insieme ai sindaci, alle associazioni economiche e alle organizzazioni sindacali, con una voce sola. Prendiamo atto che il Governo, dopo due lunghi mesi di gestazione, ha scelto invece un modello centralistico. Una scelta che reputiamo sbagliata ma che, a ogni buon conto, vede la nomina di una persona con cui abbiamo collaborato bene durante la pandemia”.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna ha poi aggiunto: “Resta da capire con quali strumenti e quali risorse potrà agire da domattina il nuovo commissario, perché è chiaro che non c’è un minuto da perdere per recuperare il tempo trascorso. Al di là di ogni questione, l’obiettivo su cui collaborare e concentrare ogni sforzo è uno solo: indennizzare subito, al 100%, famiglie e imprese alluvionate, rimettere in sicurezza il territorio riparando argini e strade, far ripartire la Romagna”.