Viterbo, uccise figlio di 10 anni: confermato ergastolo

Mirko Tomkow

Per l’omicidio del piccolo Matias a Vetralla, in provincia di Viterbo, il padre Mirko Tomkow è stato condannato all’ergastolo anche in appello. La sentenza di secondo grado della corte di assise di Roma è arrivata nella tarda mattinata di oggi, martedì 27 giugno, dopo la camera di consiglio dei giudici. A loro, qualche ora prima, durante la requisitoria la procura generale aveva chiesto la conferma dell’ergastolo per il manovale 46enne già condannato in primo grado, l’8 luglio 2022, dal tribunale di Viterbo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi e per maltrattamenti in famiglia.

L’omicidio è avvenuto il 16 novembre 2021 a Vetralla: il piccolo Matias, 10 anni, è stato ucciso appena rientrato a casa da scuola. Secondo la ricostruzione degli inquirenti riportata da ViterboToday, il padre gli ha messo dello scotch da pacchi sulla bocca, lo ha accoltellato tre volte di cui una al cuore, gli ha conficcato l’arma nella gola, ha nascosto il corpicino nel cassettone del letto e lo ha cosparso di benzina. Da quella casa, nella frazione di Cura, l’uomo era stato allontanato: aveva infatti il divieto di avvicinamento alla moglie e alla famiglia, che ha violato.

La difesa di Mirko Tomkow, manovale polacco, ha presentato ricorso in appello, fornendo una diversa ricostruzione dei fatti: nessuna premeditazione né omicidio volontario, ma colposo. Il 46enne, secondo la versione dell’avvocato, avrebbe messo lo scotch sulla bocca del figlio per farlo stare zitto e non per ucciderlo. Una ricostruzione che, stando alla sentenza, non ha convinto i giudici di appello.  (https://www.today.it)