Ratifica del Mes, ipotesi rinvio a settembre

Meloni e Giorgetti

Si profila un possibile rinvio a settembre per la discussione in Parlamento sulla ratifica del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. Nella maggioranza sarebbe questa la linea che si cercherà di seguire nelle prossime settimane. A partire dalla conferenza dei capigruppo della Camera di mercoledì pomeriggio, quando il centrodestra proporrà di far slittare al prossimo mese l’approdo in Aula, previsto per il 30 giugno, sottolineando che la vigilia coinciderebbe con la trasferta di Giorgia Meloni a Bruxelles, e si rischierebbe di mettere in difficoltà il lavoro della premier.

Resta da capire quanto tempo servirà per far decantare la situazione, diventata decisamente spinosa dopo la lettera del capo di gabinetto del Mef, Stefano Varone, sulla ratifica del Mes. Prima o poi quell’atto arriverà, è la convinzione diffusa nel governo, ma il percorso per giungere a un’inversione a U va gestito. FdI e Lega lo stanno facendo in maniera non del tutto allineata. Al partito della premier, che sta facendo i conti con la cruda realpolitik, serve tempo per inquadrare la ratifica in un contesto diverso. Serve una narrazione che cambi il quadro, il ragionamento ricorrente. Ma la Lega anche ora è pronta alle barricate. “Non ritengo che ci sia bisogno di mettersi in mano a Fondi stranieri – la linea di Salvini – e a soggetti stranieri anche perché 600.000 italiani nei giorni scorsi hanno sottoscritto i buoni del Tesoro per più di 18 miliardi di euro”.

L’Italia non ha ratificato il Mes, ed è l’unica fra i Paesi europei interessati, Salvini punta a una discussione con voto in Parlamento. Questo accade poche ore dopo la visita in Italia della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola che aumenta il pressing sulla necessità che il Mes venga ratificato da tutti i Paesi.  rainews.it