La critica di Bassetti al Dott. De Donno, addirittura immeritevole dell’intitolazione di un premio, fa sorridere per quanto strampalata.
Poche idee, ma confuse quando lamenta la mancata istituzione di un premio per i medici impegnati in prima linea contro il covid, dal momento che, l’emblema di quei medici, è proprio l’immagine del dott. De Donno con un camice nient’affatto fresco di tintoria. Forse questo è difficile da comprendere per chi non ha riportato mai un’occhiaia, impegnato nelle varie comparsate televisive da buon prezzemolino pandemico: miracolo del fondotinta? Può essere.
Certo detto da lui che il Dott. De Donno sia stato un medico divisivo lascia sbigottiti. Ma a ben rifletterci come dargli torto? Il Dott. De Donno ha proprio diviso le cure dai guadagni!
Se poi invece pensa di insegnarci qualcosa sull’inefficacia della terapia al plasma iper immune buttando lì il solito parolone degli studi randomizzati e controllati (sì… da chi?) è fin troppo facile replicare che abbiamo qualche perplessità su ciò che possa o non possa insegnarci chi ha attribuito alla scarlattina origine virale quando -per duplice professione- deve non solo dovrebbe sapere che l’origine e’ il batterio dello streptococco, chi confonde la letalità con la mortalità e dichiara che 6 è l’1% di 188.000 mentre è lo 0, 003%! Ma sarà lo stress per le notti in corsia di cui, grazie al fondotinta, non porta segno durante le piazzate in TV.
Il problema è un altro: quella per i no vax sta diventando un’ossessione per il prezzemolo televisivo in camice bianco perfettamente inamidato e lo si evince dalla sequela di dichiarazioni livorose lanciate tra social e testate giornalistiche che ancora gli danno spazio: stress da sovraesposizione mediatica? O stress da carente esplosione mediatica?
In entrambi i casi mi sento di consigliare a Bassetti di fermarsi, se non per lui per i suoi pazienti, per quel principio di massima precauzione che impone a ogni curante anche la propria completa lucidità mentale -non solo cefalica-
Del resto avrà tempo di sperare d’essere il primo a ricevere il premio del miglior medico non divisivo -in tutti i sensi, ut supra- essendo noti anche i suoi cordiali dibattiti con esimi Dottori portatori di idee scientifiche non allineate alle sue.
Quanto ai no vax, invece, che non ci pensi più: sono tutti morti! Estinti! Puff! E del resto se la sono cercata loro, perché gli era stato detto che se non si fossero vaccinati si sarebbero ammalati e poi sarebbero morti.
Sono tutti ologrammi riusciti bene ma pur sempre ologrammi, quindi insignificanti: come Novak Djokovic!
Manola Bozzelli – vicepresidente Associazione Arbitrium