La gratitudine, questa sconosciuta

Berlusconi e Tajani

La gratitudine è cosa sconosciuta ad Antonio Tajani, nipote di Pietro Badoglio.
Lo ricordo quando sgambettava nel movimento giovanile del Partito Monarchico. Poi il suo colpo di fortuna: conosce Berlusconi che inventa l’“uomo politico” Antonio Tajani il quale se non ci fosse stato Berlusconi (che lo ha spinto fino all’ultimo facendolo designare come Ministro degli Affari Esteri) Tajani sarebbe noto solo nel suo stretto ambito familiare e probabilmente avrebbe fatto carriera come impiegato di seconda classe in una ditta di trasporti della provincia di Barletta.

Questo Signore appiattito, come la sua Capa Meloni Giorgia da Garbatella City, al più servile atlantismo guerrafondaio, non ha aperto bocca dinanzi al disumano oltraggio alla memoria di Presidente Silvio Berlusconi (di colui che lo ha inventato).

L’oltraggio alla memoria di Berlusconi è stato consumato dal pagliaccio di Kiev, marionetta nelle mani dell’imperialismo a stelle e strisce e proprietario di immobili di gran lusso e di conti correnti bancari che ricordano Paperon dé Paperoni (è proprio vero che il crimine paga).

Il cialtrone di Kiev dopo aver inserito Silvio Berlusconi nell’elenco delle persone non gradite in Ucraina (cioè nello Stato più corrotto al mondo) ha commentato la Sua morte con una sbarra in diagonale sulla foto e l’annuncio “liquidato” e Tajani Antonio, nipote di Badoglio, che fa? Tace codardamente come Ministro degli Affari Esteri.
Lo stesso fa la “ingannatrice di Sapri” Miss Garbatella. Ancora da Washington non è arrivato per l’uno e per l’altra il permesso di una pur flebile protesta verso il pagliaccio ucraino.
Questa è l’Italia! Vado a cantare “Katiuscia”.

AUGUSTO SINAGRA – – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO