Wp, il figlio di Biden patteggia per due reati fiscali

hunter biden

WASHINGTON, 20 GIU – Hunter Biden, il figlio del presidente Usa, ha raggiunto un accordo preliminare con i procuratori federali per dichiararsi colpevole di due reati minori di evasione fiscale e di uno legato al possesso di una pistola, in base a condizioni che gli eviterebbero il carcere: lo riferisce il Washington Post. L’accordo deve essere però approvato da un giudice federale. L’accordo riguarda la presunta evasione di 1,2 milioni di dollari nel 2017 e 2018 (somma che Hunter Biden ha detto di aver restituito al fisco). Hunter Biden inoltre dovrebbe ammettere di aver mentito nascondendo di aver fatto uso di droga per acquistare un’arma.

Complessivamente i procuratori dovrebbero raccomandare due anni di libertà condizionata e una misura alternativa che consentirà al figlio del presidente di veder cancellata l’accusa per l’arma alla fine del periodo stabilito. L’accordo arriva dopo 4 anni di indagini e di forti polemiche da parte dei repubblicani, che accusavano l’amministrazione Biden di essere riluttante nel perseguire il caso. L’intesa è destinata comunque ad avere un effetto sulla campagna elettorale, anche perché Joe Biden si era detto sicuro che il figlio non avesse commesso nulla di male.

Il presidente e la First Lady amano Hunter e lo sostengono nel percorso di ricostruzione della sua vita”, ha riferito la Casa Bianca in una nota precisando che sul caso del figlio di Joe Biden, che ha raggiunto un accordo preliminare con i procuratori federali per dichiararsi colpevole di tre reati, “non ci saranno altri commenti”. Sulla vicenda interviene Donald Trump. “Il dipartimento di Giustizia controllato da Biden ha appena cancellato centinaia di anni di responsabilità penale dando a Hunter Biden una semplice multa stradale”. Nel suo l’attacco l’ex presidente afferma che “il nostro sistema è fallato”. (ANSA