“La Repubblica di SAN MARINO e la menzogna come abitudine”

san Marino

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio direttore Manocchia,
considerato che nessuno in Repubblica di San Marino pubblica quanto abbiano ricevuto anche attraverso l’amico Alfiero Casamenti, nonostante tutti siano al corrente delle “storture” politico-finanziario-giudiziarie che gli vengono rappresentate, spesso addirittura con documentazioni sensibili a comprova delle asserzioni relative agli argomenti trattati, le pongo qualche domanda.
Ovviamente non farò nomi e cognomi, considerata l’abitudine di certi “gestori” di cose pubbliche a denunciare chiunque faccia notare le incongruenze di un certo status quo, decisamente inaccettabili per chiunque in RSM abbia a cuore il destino del Paese.

Anticipato questo quindi le chiedo:
a suo avviso è ammissibile che in Repubblica di San Marino un Ente di Stato sia guidato da mentitore seriale già più volte “sgamato” in diverse Sedi istituzionali ?
È ammissibile che nello stesso enclave un Ente di Stato sia guidato da qualcuno che in merito ad argomenti relativi a dinamiche politico/finanziarie, carte alla mano, a quanto pare ha mentito al Congresso di Stato, in Tribunale e, sembrerebbe, pure ad autorità italiane che chiedevano chiarezza su situazioni quantomeno ambigue relative alla vigilanza finanziaria e alla redazione del documento Ufficiale della RSM ove vengono pubblicati leggi e regolamenti anche in ambito finanziario?

È possibile per la RSM avere in un ruolo di importanza apicale una figura che, anche relativamente all’azione dell’Ente di cui è responsabile, parrebbe agire in maniera contraddittoria come, ad esempio, difendere a spada tratta i predecessori alla guida dell’Ente stesso e poi, solo dopo essersi viste stroncate le proprie argomentazioni processuali e aver visto avviare procedimento giudiziario contro i succitati predecessori, far costituire l’ente cui fa capo quale parte civile nel processo contro appunto chi difeso fino all’ultimo?

Oppure, sempre a livello esemplificativo, è ammissibile che certo funzionario possa dichiarare di presunti risultati positivi raggiunti nonostante FMI e Fitch, negli anni della presenza di detto soggetto in ruolo di spicco per la finanza e l’economia locale, non abbiano fatto altro che degradare il rating del Paese (o al massimo confermarlo pessimo)?
Come mai in RSM nonostante un’ennesima condanna in CEDU a quanto pare soprattutto per responsabilità dell’Ente presieduto dal soggetto dalla personalissima interpretazione della verità, nessuno ha né scritto di detta condanna comminatale il 15 Dicembre 2022 né stigmatizzata la responsabilità sulla stessa da parte di soggetti a capo dell’Ente cui ci si riferisce in queste righe?

È sensato per la RSM sostenere una figura che parrebbe non aver rispettato alcuno degli impegni presi come capo dell’Ente di Stato al momento dell’insediamento ma che, di fatto, in buona sostanza non ha fatto altre che denunciare a destra e a manca chi metteva in dubbio il suo operato o rivelava, ad esempio, alcune delle menzogne da detto capo espresse?

Se la risposta è SI, allora sarebbe interessante sapere il perché visto che, considerata la condizione finanziaria attuale sul Titano, detta gestione dell’ente parrebbe portare più danni che benefici al piccolo Stato e di conseguenza ai suoi cittadini?

Inoltre, se la risposta è SI, considerando e l’illogicità, non sarebbe meglio capire il perché e quali condizionamenti, prebende o altro portano la vittima a tenersi in casa il carnefice? A chi giova tutto questo in RSM o in Italia vista l’abbondanza di italiani all’interno di Organi dello Stato dell’enclave?
Infine, se la risposta è SI, questa nasce forse dal fatto che anche chi politicamente sostiene il sopracitato mentitore seriale non ha sostanzialmente risolto nulla di quanto promesso in campagna elettorale compromettendo oltretutto ulteriormente i rapporti della RSM con l’Italia?
Sperando che Lei o qualche Sammarinese possa illuminarmi su certe pratiche porgo i miei
Migliori Saluti.
Lettera Firmata