Non c’è pace per don Georg. Da quando è scomparso il defunto Papa emerito, alla fine del dicembre scorso, la sua stella ha iniziato ad appannarsi. L’ultima notizia che circola con insistenza in curia senza che sia stata smentita da nessuno – diffusa da un sito tradizionalista solitamente bene informato e considerato molto vicino all’ex segretario di Ratzinger, blog.messainlatino.it, riguarda lo stipendio mensile percepito come dirigente in curia.
Gli emolumenti gli sarebbero stati tagliati dagli uffici economici vaticani, ormai diventati rigororissimi nell’applicare i nuovi regolamenti così come le decisioni pontificie. Inoltre don Georg dovrà liberare l’appartamento nella palazzina vaticana denominata Santa Marta vecchia, dentro il piccolo stato pontificio, entro i primi di luglio. Stavolta lo sfratto è definitivo. Un comunicato ufficiale del Vaticano ha confermato che avendo concluso il suo mandato dal primo di luglio rientrerà in Germania.
Monsignor Georg Gaenswein tornerà nella sua diocesi di origine, Friburgo, in attesa di capire come riorganizzare la sua nuova vita in Germania. E’ possibile, assicurano da buone fonti, che il Papa faccia trascorrere un congruo periodo di tempo per poi assegnargli una piccola diocesi in Germania o una nunziatura minore visto che monsignor Gaenwein, plurilingue, è troppo giovane per essere collocato in pensione. In Vaticano l’età pensionabile si raggiunge al compimento dei 75 anni e a don Georg ne mancano ancora parecchi.
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