La guida di Kiev per riconoscere “i sosia di Putin”

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Le voci e i dubbi si rincorrono ormai da diversi mesi. Lo “zar” avrebbe almeno tre diverse controfigure.
I primi sospetti sull’autenticità di Putin erano stati avanzati fin dall’inizio della guerra. I sosia sarebbero comparsi in diversi contesti pubblici, dalla visita a Mariupol e Kherson, all’incontro ravvicinato con gli studenti a Mosca in situazioni insomma, rischiose per l’incolumità del presidente. Differenze che non riguardano solo i dettagli del viso come mento, naso e distanza tra gli occhi, ma anche l’andatura, i movimenti e persino gli atteggiamenti.

Andriy Yusov, portavoce dell’agenzia di intelligence militare ucraina ha sottolineato che lo zar “non si sederebbe mai in quella macchina e non si vestirebbe mai in quel modo. Non parlerebbe mai con presunti residenti locali, questo perché l’accesso al vero Putin al Cremlino è limitato anche per il suo stesso entourage”. In quell’occasione, il quotidiano tedesco Bild, aveva pubblicato delle foto che mostravano le differenze tra il presidente russo e i suoi presunti sosia. Lo scorso ottobre inoltre, il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, avvertiva: sarebbero almeno tre le controfigure utilizzate per le sue apparizioni in pubblico, o addirittura per dissimulare un vuoto di potere al Cremlino. Per Budanov, i tre sostituti del presidente russo si sarebbero sottoposti a interventi chirurgici per assomigliargli il più possibile.

I tratti del viso

“L’aspetto delle orecchie, è diverso. E quella è come un’impronta digitale, l’immagine dell’orecchio di ogni persona è unica. Non può essere ripetuta” aveva detto Budanov senza però mostrare prove a sostegno della sua tesi. Sono stati sollevati dubbi anche sul naso allungato in alcune foto, più compatto in altre, sul taglio dei capelli. I dati biometrici che indicano la distanza e la posizione relativa di orecchie, naso e occhi, il disegno delle rughe e l’orientamento delle sopracciglia sembrano non coincidere in diversi fotogrammi. A destare altri sospetti, è stata la visita di Vladimir Putin nella Cattedrale di Cristo Salvatore, durante la funzione pasquale. Alcuni utenti sul web hanno notato sul collo del presidente una cicatrice e qualcuno ci ha visto la conferma di un’altra teoria. Da mesi infatti, si parla di una presunta malattia di Putin, in particolare, di un cancro alla tiroide. Il Cremlino ha sempre smentito con decisione queste affermazioni. Sempre Budanov ha fatto poi emergere un dettaglio nuovo: quello dell’andatura. I sosia di Putin si muoverebbero in modo differente e il modo di camminare che non corrisponderebbe a quelle del presidente.

La risposta del Cremlino

Il portavoce russo Dmitrij Peskov è intervenuto diverse volte per smentire ufficialmente la teoria che Vladimir Putin abbia degli alias che impiegherebbe a seconda delle occasioni, l’ultima nel mese di aprile: “Probabilmente avrete sentito che Putin ha molti sosia che lavorano al suo posto mentre lui siede in un bunker”, ha detto a Mosca, prima di aggiungere, divertito: “È un’altra bugia vedete voi stessi com’è il nostro presidente. È sempre stato, ed è tuttora, super attivo. Chi lavora accanto a lui difficilmente riesce a stargli dietro. La sua energia può solo essere invidiata”.
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