“Ero una maschera di sangue”. Studenti aggrediti da branco di stranieri a Milano

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(www.ilgiornale.it) -Venerdì 9 giugno a Milano è ufficialmente finito l’anno scolastico. Come spesso accade, i ragazzi dei licei si sono ritrovati la sera a festeggiare il traguardo raggiunto dopo 9 mesi di studio. Le feste si svolgono solitamente nei parchi cittadini, dove gli schiamazzi vanno avanti fino a notte inoltrata, costringendo spesso i residenti a telefonare alle forze dell’ordine per gli schiamazzi che si protraggono fino a notte inoltrata. Il liceo scientifico Volta ha deciso di festeggiare alla fontana monumentale dei giardini dedicati a Falcone e Borsellino in via Benedetto Marcello. Una festa spontanea ma con dj e alcolici che è scemata solo alle 2 del mattino, tra schiamazzi, musica ad alto volume e non solo. Perché nel corso della serata si sono verificate aggressioni da parte di un gruppo che dai testimoni viene descritto come a prevalenza straniera, probabilmente nordafricana, composta da coetanei dei giovanissimi tra i 15 e i 18 anni che si erano radunati.

Ad avere la peggio è stato uno studente al quarto anno del liceo Volta, picchiato dal branco, che come raccontano alcuni dei ragazzi presenti al quotidiano il Giorno, ha provocato anche altri giovani nel corso della serata. “Durante la festa mi sono allontanato un attimo dal mio gruppo di amici. Indossavo degli occhiali di plastica da pochi euro, i tipici occhiali da party, che uno sconosciuto mi ha preso all’improvviso dalla faccia. Io gli ho chiesto spiegazioni e lui per tutta riposta mi ha sferrato un pugno in pieno viso“, ha raccontato lo studente ferito allo stesso quotidiano. A quel punto sono arrivati gli amici dell’aggressore: “Mi sono ritrovato a essere circondato da un branco di almeno quindici ragazzi che hanno cominciato a prendermi a calci mentre io ero già a terra“.

Fortunatamente il giovane è riuscito a divincolarsi rapidamente ma non senza conseguenze: “Il mio volto era una maschera di sangue. E io me ne sono reso conto solo guardando i loro occhi terrorizzati“. Per lui, una notte al pronto soccorso e alcuni punti di sutura al viso ma tutt’oggi non sa il motivo di questa aggressione, che probabilmente non esiste: “È stata violenza gratuita. Non è capitato solo a me, c’erano più gruppi di ‘infiltrati’ (come ho avuto modo di capire in seguito) che cercavano di attaccare briga“.

I fatti si sono svolti in piena notte, quindi il giovane non ha avuto modo di vedere chiaramente i suoi aggressori: “Mi sembravano quasi tutti stranieri, almeno a prima vista“. Un elemento che anche altri presenti hanno confermato. “A un altro ragazzo, sempre di quarta, è andata peggio: gli hanno rotto il naso“, spiega il giovane, che ha ricevuto 5 giorni di prognosi. “Non ci sentiamo più al sicuro. Le serate a Milano sono sempre più invivibili, abbiamo paura. Non è possibile vivere nel terrore costante, soprattutto davanti alla propria scuola“, racconta uno studente a il Giorno. Un’insicurezza diffusa, denunciata dai giovanissimi che subiscono le aggressioni notturne e dagli altri residenti, che ormai hanno paura di frequentare la città, soprattutto le zone periferiche e meno frequentate.