(www.ilgiornale.it) – Era finito in carcere pochi giorni fa, dopo aver aggredito un uomo di 57 anni ed avergli sottratto la collana d’oro che portava al collo. Era poi stato scarcerato, ma la libertà riconquistata è durata poco meno di un’ora: il tempo di prendere il treno e di derubare un dipendente delle ferrovie, dopo averlo picchiato. Questa la vicenda surreale che arriva dall’Emilia – Romagna e che ha per protagonista un ragazzo di 18 anni originario del Senegal. Stando a quanto riportato dalla stampa emiliana, tutto è iniziato qualche giorno fa, quando il diciottenne straniero domiciliato nei dintorni di Parma finì in manette una prima volta con l’accusa di rapina e lesioni personali. In quel frangente si trovava a Luzzara (un paese situato nella provincia di Reggio Emilia) ed avrebbe messo nel mirino un cinquantasettenne: gli si sarebbe avvicinato, prendendolo all’improvviso a calci e pugni. E dopo averlo gettato a terra, gli avrebbe strappato la catena d’oro, per poi darsi fuggire rapidamente nelle vie limitrofe.
Durante la fuga ha però perso uno dei sandali che indossava ai piedi ed è stato anche grazie a questo indizio che i carabinieri della stazione di Gualtieri, avvisati dalla vittima, sono riusciti a risalire in breve tempo all’identità dell’aggressore. Quest’ultimo è quindi stato arrestato, per poi essere rilasciato in un secondo momento dopo l’espletamento delle formalità di rito (e dopo esser stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nei comuni della provincia di Reggio Emilia).
Tutto finito? Non proprio, perché a meno di sessanta minuti dal suo rilascio, avvenuto proprio nelle scorse ore, il giovane straniero si sarebbe reso protagonista di una nuova rapina. Sulla base di quanto ricostruito, subito dopo la scarcerazione si sarebbe diretto verso la stazione ferroviaria, salendo sul treno regionale Parma – Suzzara sprovvisto di titolo di viaggio.
Durante il tragitto si sarebbe imbattuto nel capotreno e per evitare la multa avrebbe acquistato il biglietto a bordo, a prezzo maggiorato. Subito dopo l’acquisto però, il giovane africano si sarebbe “pentito” ed avrebbe chiesto al dipendente delle ferrovie di riavere indietro i soldi: lo avrebbe innanzitutto insultato a più riprese, costringendolo a trovare riparo nella sala macchine. Non contento, lo avrebbe seguito e gli avrebbe sferrato alcuni cazzotti, rubandogli il tablet. A quel punto, lo straniero diciottenne sarebbe sceso alla fermata di Boretto, approfittando del trambusto da lui stesso creato. Qualcuno aveva però già provveduto ad allertare i carabinieri della stazione locale, fornendo loro un identikit della persona in questione. E i militari dell’Arma lo hanno rintracciato nel giro di pochi minuti, mettendolo nuovamente a disposizione dell’autorità giudiziaria.