Milano, anziana uccisa col ferro da stiro: 2 sudamericani condannati all’ergastolo

Ergastolo per Mario Abraham Calero Ramirez, 45 anni, e Carlos Gabriel Velasco, 23 anni, i due uomini che a ottobre 2021 uccisero l’ex sarta 90enne Fernanda Cocchi colpendola in testa con un ferro da stiro, per poi rapinarla. È quanto ha deciso la Corte d’assise di Milano al termine del processo per omicidio.

Il delitto era avvenuto al 26 di via Seveso, dove i vigili del fuoco erano intervenuti per un incendio. I due rapinatori, infatti, dopo aver ucciso l’anziana e aver rubato un paio collanine, un orologio, un anello e pochi euro, avevano messo a fuoco l’appartamento. Le ferite sul capo della vittima, però, avevano subito fatto partire le indagini, per omicidio, della squadra mobile di Milano. Dall’autopsia, poi, era emerso come la causa della morte della signora fosse stata la profonda lesione alla testa provocata dalla piastra del ferro da stiro.

I due killer erano stati incastrati grazie alle immagini registrate da una telecamera di sorveglianza presente nel palazzo della vittima. A più da un anno e mezzo dal loro arresto e dall’uccisione di Cocchi, i giudici, con il presidente Ilio Mannucci Pacini, hanno emesso la sentenza di condanna andando oltre la richiesta della pm Rossella Incardona, titolare dell’inchiesta sul delitto, che per uno dei due imputati aveva chiesto 30 anni e per l’altro il carcere a vita.

Mario Abraham Calero Ramirez e Carlos Gabriel Velasco

“Non ci sono ipotesi alternative alla ricostruzione dei fatti”, erano state le parole della pm durante la requisitoria, “dopo aver colpito nelle parti vitali” la signora, fragile e con seri problemi di vista, i due imputati che hanno agito in concorso, per cancellare le tracce dell’omicidio, “appiccavano il fuoco senza curarsi dell’incolumità” dei condomini che vivono nel palazzo per poi andare fuori “a bere e drogarsi”. Secondo l’accusa, inoltre, Calero Ramirez, che “conosceva la vittima”, perché viveva nello stesso edificio, “ha deciso di commettere la rapina e ha verificato quale era il momento giusto”.
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