BRUXELLES – Le scelte dell’Europa sulla qualità dell’aria sono “assolutamente irrazionali perché ci porterebbero a far chiudere la Pianura Padana” e questo “va nella direzione della sostenibilità o della follia?”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, presentando la posizione della sua Regione, insieme a Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, sulla revisione della direttiva europea sulla qualità dell’aria. “La nostra richiesta – ha spiegato Fontana – è avere un provvedimento che sia logico e che non porti conseguenze drammatiche per le nostre regioni e che tenga conto del lavoro che abbiamo fatto fino ad ora per migliorare la qualità dell’aria”.
“La Lombardia dovrebbe essere già considerata virtuosa” perché “emette un terzo rispetto a quello che inquina mediamente l’Europa”, ma ci sono delle “condizioni morfologiche” che sono “al di fuori della nostra possibilità di intervento”, ha aggiunto, concludendo che “di fronte all’irrazionalità ideologica dobbiamo dare una risposta di ragione”.
La questione, spiega il governatore, “non riguarda esclusivamente la Lombardia, ma anche altre zone del nostro Paese, in particolare l’area del bacino padano, e per il quale è necessario che anche l’Europa collabori con contributi concreti”. Negli ultimi 15 anni, sottolinea, i risultati ottenuti nella regione “sono rilevanti: le concentrazioni di inquinanti si sono infatti ridotte del 39% annuo per il PM10, del 40% per il PM2.5 e del 45% per il NO2”.
Accompagnato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi, Fontana ha incontrato anche gli eurodeputati della Lega. “Un incontro proficuo per fare il punto sulle tante battaglie che la Lega porta avanti in Italia e in Europa a difesa degli interessi del nostro Paese”, scrivono in una nota gli europarlamentari guidati dal capo delegazione Marco Campomenosi e dal presidente del gruppo ID Marco Zanni.
“Numerosi i temi affrontati dalle limitazioni al comparto dell’automotive agli interventi per migliorare la qualità dell’aria: piena sintonia con il presidente Fontana e con l’amministrazione regionale lombarda – esempio virtuoso a livello nazionale nella riduzione delle emissioni – per fare squadra a difesa delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie italiane, fortemente penalizzate dalle scelte estremiste ideologiche e poco lungimiranti di questa Unione Europea, che mettono in serio pericolo la competitività e l’economia dei nostri territori”, si legge. Questa Commissione europea, sottolineano gli europarlamentari, “non si rende conto delle conseguenze drammatiche delle proprie politiche: faremo sentire forte la nostra voce”.
Tra gli incontri istituzionali previsti per la delegazione lombarda, composta dal presidente e alcuni assessori, ci sono quello con il presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, con l’ambasciatrice d’Italia a Bruxelles Federica Favi, con il rappresentante permanente presso l’UE ambasciatore Vincenzo Celeste e con il vicepresidente del Comitato delle Regioni, Apostolos Tzitzicostas.
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