Remco Evenepoel deve dire addio al Giro d’Italia 2023 per un tampone positivo al Covid nel giorno in cui aveva volato nella crono Savignano sul Rubicone-Cesena, percorsa alla velocità di 50,724 km/h, con la pioggia.
L’’era-Covid è finita e l’Oms (l’organizzazione mondiale della sanità) a inizio maggio, qualche giorno prima del via della corsa rosa, aveva dichiarato conclusa la pandemia. Anche nel ciclismo la federazione mondiale ha cancellato tutti i protocolli introdotti nel 2020 quando, in piena emergenza, il ciclismo era stato tra i primi grandi sport a riprendere l’attività ad agosto.
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Eppure – scrive www.gazzetta.it/Giroditalia – le squadre hanno continuato a effettuare i test antigenici, che gestiscono in piena autonomia, svincolati dall’obbligo di comunicare i risultati sia all’Uci sia agli organizzatori. Li fanno loro e non devono rendere conto a nessuno. Controlli antigenici, quelli che danno il risultato in pochi minuti. È uno di questi che porta Evenepoel lontano dalla corsa rosa. Il Giro, in un tweet, lo ha ringraziato e gli ha dato appuntamento al 2024.