Palermo – Avrebbe sparato almeno due colpi di fucile contro l’inquilino per il mancato pagamento dell’affitto e si sarebbe allontanato. Poi avrebbe parcheggiato l’auto, all’interno della quale è stata recuperata l’arma che avrebbe utilizzato, e si sarebbe diretto a piedi fino al centro commerciale La Torre dove poi è stato bloccato dai carabinieri. La Procura ha disposto il fermo di Giuseppe La Corte, 77 anni, accusato dell’omicidio di Aleandro Guadagna avvenuto intorno alle 8 di oggi in via Mulino, a Boccadifalco. L’uomo, accompagnato dal suo avvocato, è stato ascoltato dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Giorgia Righi ai quali ha confessato il delitto. Adesso si trova in carcere.
Secondo quanto ricostruito i rapporti tra padrone di casa e inquilino si erano incrinati da tempo. Sino a un certo punto Guadagna avrebbe pagato più o meno regolarmente il canone mensile. Poi avrebbe iniziato a tardare sino ad arrivare al punto di non pagare. La situazione sarebbe peggiorata dopo la sua condanna a 4 anni e 8 mesi del 31enne per una fatto accaduto nel 2015 a Cruillas: una rapina in casa di un anziano, con due complici, che avrebbe fruttato un bottino da 30 mila euro. Guadagna, però, meno di un anno fa era tornato dalla moglie e dai figli, libero dopo aver scontato la sua pena.
Il profilo della vittima
Le cose non sarebbero cambiate e La Corte avrebbe avuto sempre maggiori difficoltà a recuperare le somme di quella casa nella quale, negli anni, aveva pure fatto a sue spese i necessari lavori di manutenzione contro infiltrazioni, muffa e altro. Più recentemente la situazione sarebbe precipitata, sino ad arrivare alla tragica mattinata di oggi. Il pensionato, incensurato, sarebbe uscito di casa scrivendo al figlio un bigliettino o un messaggio per dirgli che sarebbe andato proprio a casa di Guadagna a risolvere la faccenda (“Vado a sistemare la questione dell’affitto”). Non è chiaro se i due abbiano discusso o litigato dentro o davanti all’abitazione di via Mulino, ma a un certo punto La Corte avrebbe imbracciato il fucile e avrebbe aperto il fuoco contro Guadagna. Almeno due i colpi esplosi, stando alle cartucce ritrovate sull’asfalto.
Dopo avergli sparato il 77enne sarebbe scappato prima di essere rintracciato, poche ore dopo, nel parcheggio del centro commerciale. L’uomo, raggiunto poi dal figlio e dall’avvocato, è stato accompagnato nella caserma dei carabinieri della Compagnia San Lorenzo per essere sottoposto allo stub, l’esame che serve a verificare la presenza di tracce di polvere da sparo sulle mani e sugli abiti. I campioni sono stati inviati al reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi. Sulla scorta degli elementi acquisiti sino a ora i pm hanno disposto la misura cautelare della detenzione in carcere per il pensionato in attesa della convalida da parte del gip.
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