Il consiglio regionale della Puglia ha vietato per i prossimi tre anni la pesca – sia professionale che sportiva – dei ricci di mare. Un provvedimento introdotto per salvaguardare la specie, che rischia di scomparire dal mare pugliese, dove vivono due tipologie: il riccio femmina – il cui nome tecnico è Paracentrotus lividus – che è protagonista nelle tavole in piatti tipici come gli spaghetti con i ricci e viene assaporato anche crudo, e l’Arbacia lixula, più scuro e non commestibile.
La legge approvata (quasi all’unanimità con 49 voti favorevoli e 2 contrari) dal consiglio regionale pugliese è stata presentata dal consigliere Paolo Pagliaro, che ha commentato: “È un fermo necessario, anzi indispensabile, per non perdere definitivamente questa specie ormai decimata e a rischio estinzione, e per darle il tempo di riprodursi”.
Il provvedimento non ha conseguenze dirette per i ristoratori, che possono continuare a servire nei loro locali ricci di importazione, regolarmente certificati, che solitamente provengono da Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Albania e a volte anche Cile. ANSA