Moretti: “Con i colori degli abiti si fa la lotta al cambiamento climatico”

Mopretti e Schlein

Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per www.corriere.itAlessandra Moretti, europarlamentare del Pd, lei lo sapeva cosa è un armocromista?
«Credevo fosse un termine generico per indicare quanto i colori incidono sull’umore. Adesso lo so».

Lo hanno imparato in tanti dopo quell’intervista di Elly Schlein a «Vogue», è una professionista che ti aiuta ad abbinare i colori dei vestiti. La segretaria del Pd è stata ricoperta di critiche.
«Sono le critiche di una società che non è ancora in grado di accettare le donne che hanno rotto il tetto di cristallo. Mi piace usare uno slogan: rassegnatevi è arrivato il tempo delle donne di essere loro stesse. Alda Merini diceva: se le donne sono frivole è perché sono intelligenti ad oltranza».

Anche lei dieci anni fa venne sommersa di critiche, aveva rilasciato un’intervista sul senso estetico delle donne politiche coniando lo stile «Ladylike» (rivendicano di andare dall’estetista «ogni settimana», meches e tinta, e concludendo: «Dobbiamo e vogliamo essere belle, brave, intelligenti ed eleganti»).
«Fui massacrata per quell’intervista che era un manifesto sulla libertà delle donne: per dimostrare la loro autorevolezza non devono allinearsi a uno standard maschile. Nilde Iotti non usciva mai senza rossetto. Mi ha insegnato mia nonna: per prenderti cura degli altri devi prenderti cura di te stessa».

Elly Schlein è stata paragonata a Lady Soumahoro per via di quella frase di suo marito sul «diritto alla moda e all’eleganza»…
«Anche con la moda lanci dei messaggi politici, proprio con l’abbinamento dei colori. Negli anni Sessanta del femminismo gli abiti sono diventati la bandiera della rivoluzione. Con i colori degli abiti si sta portando avanti anche la lotta al cambiamento climatico».

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Che la segretaria del Pd si rivolga a una professionista da 300 euro l’ora per farsi consigliare i colori ha scandalizzato parecchio.
«Elly Schlein in quell’intervista ha peccato di spontaneità, di sincerità. Si è tolta la veste di segretaria e non ha considerato il peso delle sue parole. Quello che voleva dire è: non ho tempo per curarmi di me, non lo so fare, mi affido ad un’amica che mi aiuta. Adesso viene messa al rogo perché parla di colori. Lei si rivolge alle nuove generazioni. Ha preso in mano un partito in un momento di difficoltà. Sta lavorando bene. Ripeto: il problema sono le donne di potere in Italia, ma anche all’estero. Giorgia Meloni viene criticata per il suo look troppo austero. Angela Merkel veniva bersagliata per i suoi colori pastello. I problemi delle donne in questo Paese sono altri». […]
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