Non bastava Youtube. Dopo che la piattaforma californiana ha deciso in modo unilaterale la rimozione del canale di Byoblu, ora la censura ai danni della TV dei cittadini è arrivata anche da parte di Wikipedia, quella che dai loro stessi fondatori viene definita “enciclopedia online, libera e collaborativa”.
La pagina Wikipedia di Byoblu
Bene, nei mesi scorsi era stata creata una pagina dedicata a Byoblu proprio su Wikipedia. Un’iniziativa spontanea, arrivata dal basso, probabilmente da parte di uno tra le migliaia di abbonati che la Tv dei cittadini annovera e che ne permettono l’esistenza. “Byoblu è un’emittente televisiva italiana con sede a Milano che trasmette sul canale 262 del digitale terrestre oltre che in diretta streaming sul sito ufficiale. Nata inizialmente come blog sulla rete internet, si basa esclusivamente sul supporto finanziario di libere donazioni da parte dei cittadini”.
Questa la pacata descrizione che campeggiava sulla pagina dedicata a Byoblu, a cui si aggiungeva una dettagliata ricostruzione storica della nascita, degli sviluppi e dell’approdo sul digitale terrestre da parte di questa televisione, il tutto corredato da fonti verificabili. Insomma una descrizione obiettiva che permetteva a Byoblu di esistere all’interno dell’enciclopedia cosiddetta libera e collaborativa.
La censura degli amministratori dell’enciclopedia online
Tanto però è bastato per far scattare l’allarme tra gli anonimi redattori di Wikipedia che, evidentemente, non hanno tollerato la presenza della nostra emittente all’interno delle loro pagine. Cos’è successo nello specifico? La cronologia di Wikipedia permette di ricostruire la vicenda.
Il 25 aprile scorso, proprio in concomitanza con l’anniversario dell’approdo di Byoblu sul digitale terrestre, tale TrinacrianGolem è intervenuto sulla pagina di Byoblu per eliminarla del tutto.
Da quel giorno la pagina Wikipedia dedicata alla Tv dei cittadini non c’è più. Ma chi è questo TrinacrianGolem? Si tratta di uno dei tanti amministratori di cui Wikipedia si avvale per la creazione o rimozione di contenuti.
Purtroppo il suo profilo è nascosto dall’anonimato, anche se sulla sua scarna pagina di riferimento campeggia in bella mostra la bandiera stellata dell’Unione europea, facendoci così capire da che parte tendono le sue simpatie politiche. Oltre a nascondersi dietro un nickname, TrinacrianGolem ha deciso anche di celarsi dietro al silenzio.
Wikipedia censura e non fornisce risposte
Wikipedia dà infatti la possibilità di chiedere spiegazioni agli amministratori che intervengono sui contenuti delle pagine. Abbiamo quindi scritto a TrinacrianGolem per capire come mai abbia deciso di scaricare tutte le sue frustrazioni, cancellando l’innocua pagina di una televisione. Finora però l’amministratore dell’enciclopedia libera e collaborativa ha deciso di risponderci con uno sdegnoso silenzio.
Noi però non ci siamo arresi e seguendo le complicatissime istruzioni fornite da Wikipedia, siamo riusciti a risalire ad un indirizzo email a cui poter esporre il nostro reclamo. Niente da fare, anche in questo caso Wikipedia ha scelto il silenzio stampa. Provate anche voi, scrivete tutti, ma proprio tutti, all’indirizzo info-it@wikimedia.org e chiedete come mai è stata cancellata la pagina di Byoblu. Chissà che prima o poi non riusciremo a scoprire l’identità di TrinacrianGolem.
Così dopo aver riscritto la storia descrivendo la strage di Odessa come un incendio casuale e aver paragonato il battaglione Azov ad una sorta di reparto della protezione civile, Wikipedia oggi cancella il presente: la realtà di una TV seguita da milioni di persone e finanziata esclusivamente dalle donazioni dei cittadini.
https://www.byoblu.com