Uno sfratto pende sulla testa dell’imam di Firenze Izzeddin Elzir e non è quello della moschea. Lo ha scoperto il Corriere Fiorentino, rilevando come non si è ancora posato il polverone di polemiche seguito all’ennesimo rinvio dello sfratto di piazza dei Ciompi, che il leader della comunita islamica Izzeddin Flzir si ritrova a dover fronteggiare un altro problema assai simile. Stavolta però sul piano privato: nei suoi confronti, infatti, è in corso una procedura di sfratto esecutivo per morosità.
L’ingiunzione, riporta il Corriere Fiorentino, ha come oggetto un appartamento di 6 vani in centro, zona Sant’Ambrogio, nel quale Izzeddin Elzir è entrato come locatario ad aprile di un anno fa. Secondo le accuse dei proprietari, avrebbe “pagato due mensilità di caparra e due di affitto, l’ultima nel mese di maggio, e poi basta. Un anno fa chiese di entrare prima possibile in casa perché stava per iniziare il Ramadan ed essendo una persona nota all’interno della comunità, ci siamo fidati”.
A ottobre dello scorso anno la cifra che manca ammontava, stando agli atti del tribunale, a 6.250 euro più le spese condominiali. A quel punto il tribunale di Firenze ha intimato lo sfratto per morosità nei confronti di Elzir, citandolo a comparire in udienza il 20 febbraio. Ma il 20 febbraio l’imam non si è presentato al palazzo di giustizia. E non si è presentato, sottolinea il Corriere Fiorentino, neppure il suo rappresentante legale.
L’avvocato del proprietario della casa ha dichiarato che “la morosità persiste” e chiesto “la convalida dello sfratto e l’emissione di un decreto ingiuntivo”. Il giudice ha convalidato e fissato una nuova data per l’esecuzione.
La ‘difesa’ dell’imam
L’imam Izzeddin Elzir ha dichiarato che non era a conoscenza dell’ingiunzione di sfratto e che nell’appartamento in questione era necessario intervenire con importanti lavori di ristrutturazione all’impianto elettrico e alla cucina, e di imbiancatura. Per questo l’imam e la proprietà avrebbero concordato che al posto di alcune mensilità l’imam si sarebbe accollato i lavori.
L’accordo però è stato smentito dalla stessa proprietà.
“Comunque non ho ricevuto nessun avviso di comparizione e non è vero che non pago l’affitto – le parole di Elzir -. La verità è che ho dovuto fare a mie spese tanti lavori e altri ne sarebbero necessari. Il primo giugno lascerò l’appartamento senza poter completare tutti i lavori di cui ci sarebbe bisogno”.