A Torremaggiore (Foggia) un infermiere professionale di 55 anni è indagato per omicidio volontario nell’inchiesta sul decesso di 16 pazienti ricoverati in un hospice.
Al centro dell’inchiesta ci sarebbe la somministrazione di un farmaco sedativo a base di Midazolam. Delle 16 riesumazioni ordinate dalla Procura per eseguire l’autopsia e l’esame tossicologico, 5 sono state già eseguite, mentre le restanti 11 verranno effettuate il 2 e il 5 maggio.
Acquisite le cartelle cliniche
Le autopsie rimanenti verranno svolte nella camera mortuaria dell’ospedale Masselli Mascia di San Severo, sempre nel Foggiano. Sono già state acquisite le cartelle cliniche dei pazienti. Le morti sospette sono avvenute tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio 2023.
L’Asl: massima disponibilità ai pm
“Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura alla quale, come di consueto, abbiamo offerto e offriamo la più completa disponibilità, anche al fine della ricerca della verità per il bene della collettività e delle famiglie coinvolte nel caso”, afferma l’Asl di Foggia, aggiungendo di aver dato corso a “tutte le procedure utili alla salvaguardia di pazienti e dipendenti”.
L’avvocato: “L’infermiere sereno ed estraneo a ogni accusa”
L’avvocato Luigi Marinelli, che assiste l’infermiere indagato a piede libero, dice di lui che è “sereno, si ritiene e si dichiara innocente rispetto alla contestazione mossa dalla Procura di Foggia. Sostiene di aver rispettato un protocollo relativo alla somministrazione del farmaco e il foglio unico di terapia prescritto dal medico. Non è andato oltre i suoi doveri”.
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