Dal torpore degli ultimi mesi alla provocazione: Virginia Raggi riappare sulla scena politica lanciando una provocazione al Governo Meloni ma anche al sindaco Gualtieri e riprende la sua crociata contro l’occupazione di Casapound del palazzo di via Napoleone III.
Scrive la Raggi: “L’antifascismo si fa con i fatti, non soltanto a parole. Il Governo, tramite il Demanio, possiede nel centro di Roma una palazzina che Casapound, un’organizzazione che si autodefinisce fascista, occupa abusivamente da oltre 20 anni. Senza nostalgie del fascismo e senza pensare alle diverse sfumature di ‘antifascismo’, il Governo ha il dovere di sgomberarli immediatamente, senza se e senza ma. Da Sindaca ne ho fatto una battaglia di principio, ma senza il supporto del Demanio non avevo la possibilità di procedere”.
E conclude: “Si dia un segnale forte e inequivocabile, poiché un gesto vale più di mille parole. Altrimenti sono soltanto chiacchiere”. (affaritaliani.it)