Roma, 20 apr. (Adnkronos Salute) – Durante la pandemia la percezione pubblica dell’importanza dei vaccini per i bambini è diminuita in 52 sui 55 Paesi del mondo presi in esame. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Unicef sulle vaccinazioni pediatriche. In particolare la fiducia è calata di oltre un terzo nella Repubblica di Corea, Papua Nuova Guinea, Ghana, Senegal e Giappone dall’inizio della pandemia, mentre Cina, India e Messico sono gli unici paesi studiati in cui i dati indicano una percezione rimasta inalterata o addirittura migliorata.
La fiducia nei vaccini – sottolinea il report – è volatile e legata al tempo. Saranno necessarie ulteriori raccolte di dati e analisi per determinare se i risultati sono indicativi di una tendenza a lungo termine. Nonostante la flessione, il sostegno complessivo ai vaccini rimane relativamente forte. In quasi la metà dei 55 Paesi studiati, più dell’80% degli intervistati ritiene che i vaccini siano importanti per i bambini. Tuttavia, il rapporto avverte che la confluenza di diversi fattori suggerisce che la paura dell’esitazione nei confronti del vaccino potrebbe essere in aumento. Questi fattori includono l’incertezza sulla risposta alla pandemia, il crescente accesso a informazioni fuorvianti, la diminuzione della fiducia nelle competenze e la polarizzazione politica.
“All’apice della pandemia, gli scienziati hanno sviluppato rapidamente vaccini che hanno salvato innumerevoli vite. Ma nonostante questo risultato storico, la paura e la disinformazione su tutti i tipi di vaccini sono circolate tanto quanto il virus stesso“, ha dichiarato Catherine Russell, Direttore denerale dell’Unicef. “Questi dati sono un preoccupante campanello d’allarme. Non possiamo permettere che la fiducia nelle vaccinazioni di routine diventi un’altra vittima della pandemia. Altrimenti, la prossima ondata di decessi potrebbe riguardare altri bambini colpiti da morbillo, difterite o altre malattie prevenibili”.