La Cina continua anche oggi le sue manovre militari su larga scala vicino a Taiwan per il terzo giorno consecutivo. Tra queste, la simulazione di diversi attacchi di precisione su “obiettivi chiave sull’isola di Taiwan e sulle aree marine circostanti”. Le manovre militari di Pechino sono una rappresaglia per l’incontro della presidente di Taiwan Tsai Ing-wen con il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Kevin McCarthy la scorsa settimana.
Il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato che le forze armate taiwanesi stanno monitorando da vicino la situazione e hanno “reagito con calma”. Oggi, il ministero ha registrato 59 aerei da combattimento e 11 navi dell’esercito cinese entro le 10:00 (02:00 GMT), nell’arco di quattro ore. Di questi, 39 aerei hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan e sonoentrati nella zona di identificazione della difesa aerea sud-occidentale di Taiwan, una zona cuscinetto tra lo stato insulare e la Cina.
Il ministero degli Esteri di Taiwan ha condannato la provocazione cinese, affermando che essa ha ovviamente sfidato gli ordini internazionali e minato la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e nella regione. E ha ribadito che la visita della presidente taiwanese ad altri Paesi per scopi diplomatici è un diritto fondamentale per uno Stato sovrano, affermando che la Cina non è nella posizione di intromettersi in questo settore.
Nel frattempo una nave da guerra americana è in queste ore in transito nel Mar cinese meridionale. La Us Navy ha riferito che il suo cacciatorpediniere missilistico Uss Milius ha condotto oggi una missione sui diritti e le libertà di navigazione nel mar Cinese meridionale, vicino alle Isole Spratly, rivendicate da Pechino. La Marina Usa ha affermato che “l’operazione del cacciatorpediniere è conforme al diritto internazionale”. ADNKRONOS