“La giustizia sta facendo il suo corso: aggressori e stalker sono stati condannati, uno da poco ha patteggiato 10 mesi di reclusione. Numerosi ‘leoni da tastiera’, sono diventati agnellini, letteralmente elemosinando una mia remissione di querela delle conseguenze penali. Gli aggressori che mi hanno lanciato un cocktail sono stati rinviati a giudizio ieri”. Lo sottolinea, su Twitter, Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova, precisando: “Mai sono stato indagato da alcuna procura, nonostante i proclami di taluni enti e comitati diffusi tramite media. Questi i fatti. E sono i fatti a contare oltre le parole ed i proclami”.
“Come ho sempre promesso, ho provveduto a denunciare, nel tempo, ogni singolo comportamento che ritenevo lesivo nei miei confronti – racconta Bassetti – Sono oggetto e bersaglio, da oltre due anni, di una campagna di odio perpetrato con ogni mezzo, social, epistolare, fisico. Per diversi mesi, io e la mia famiglia abbiamo dovuto vivere ‘scortati’ dal personale della Digos, con il timore che qualcuno ci aspettasse sotto casa”, si sfoga. Fortunatamente, “la giustizia, talvolta, è lenta ma inesorabile”.
“Per contro, a fronte delle quotidiane diffamazioni che ricevo da innumerevoli persone che lasciano intendere miei coinvolgimenti in indagini penali – prosegue – desidero precisare che mai sono stato indagato da alcuna procura, nonostante i proclami anche di taluni enti e comitati diffusi tramite media. Un unico procedimento, che peraltro neppure conoscevo, apertosi a seguito di una denuncia di un personaggio per il reato di procurato allarme, è stato ripetutamente archiviato dal Tribunale di Genova. Questi i fatti. E sono i fatti a contare – rimarca – oltre le parole ed i proclami”.
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