Il monumento a papa Giovanni Paolo II a Lodz, nel centro della Polonia, è stato profanato la notte scorsa nell’anniversario della sua morte. Lo rendono noto i media locali, precisando che il monumento, che si trova davanti alla cattedrale, è stato in parte imbrattato con della vernice rossa e gialla, mentre sul piedistallo è scritto in bianco ‘Maxima Culpa’, titolo del libro pubblicato di recente da un corrispondente olandese in Polonia, Ekke Overbeek, secondo il quale Wojtyla da cardinale di Cracovia avrebbe coperto i preti della sua diocesi colpevoli di abusi sessuali su minorenni.
L’atto di vandalismo è avvenuto nella notte. Poco prima delle 7, i fedeli che andavano a messa nella cattedrale di Lodz hanno fatto la scoperta, scrivono i media locali. La polizia sta lavorando sul posto per mettere in sicurezza le tracce. Gli agenti prelevano campioni di vernice dal monumento e fanno i calchi dei segni delle scarpe lasciati dagli autori sul piedistallo. I video di sorveglianza saranno controllati, ma sembra che le telecamere siano puntate sull’ingresso della cattedrale piuttosto che sul monumento.
Vescovo Lodz si reca al monumento profanato: “Wojtyla avrebbe pregato”
L’arcivescovo di Lodz, monsignor Grzegorz Ryś, ha iniziato la Messa della Domenica delle Palme di oggi presso il monumento profanato. “Sono arrivato alle sette di questa mattina. Per il primo quarto d’ora sono rimasto lì e non sapevo cosa fare. Dopo i primi 15 minuti, ho sentito dentro di me la domanda: cosa avrebbe fatto Giovanni Paolo II? La risposta è ovvia. Giovanni Paolo II avrebbe pregato per i colpevoli”, ha affermato Rys, secondo quanto riferito dalla conferenza episcopale polacca.
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