JOHANNESBURG, 31 MAR – La proposta di creare un parco eolico vicino a una riserva naturale che ospita elefanti in Sudafrica ha sollevato la preoccupazione degli ambientalisti secondo i quali le turbine potrebbero nuocere ai pachidermi. La disputa contrappone da un lato l’Addo Elephant National Park che, nel sud del Paese, ospita circa 600 elefanti; dall’altro c’è un progetto per la costruzione di 200 turbine eoliche in una nazione che, in piena crisi energetica, è alla disperata ricerca di modi alternativi per generare più elettricità.
Uno dei timori è che la comunicazione sonora tra gli elefanti venga seriamente disturbata: “C’è il rischio concreto che questo abbia un impatto sul loro modo di comunicare” e sul loro livello di “stress”, ha avvertito Angela Stoeger-Horwath, specialista del comportamento animale presso l’Università di Vienna. “Le turbine eoliche fanno molto rumore. Gli elefanti potrebbero diventare “aggressivi”, ha esplicitato Jeni Smithies, guida naturalistica e fotografa di animali selvatici.
In un Paese come il Sudafrica afflitto da regolari interruzioni di corrente, l’energia solare ed eolica, ancora poco sfruttata, rappresenta una seria alternativa. La principale potenza industriale del continente, che ricava ancora l’80% dell’elettricità dal carbone, non è in grado di produrne a sufficienza, soprattutto a causa di centrali elettriche vecchie e in cattivo stato. I costruttori dei parchi eolici hanno ricevuto il via libera dal ministero dell’Ambiente, che l’anno scorso ha respinto una richiesta di blocco. Il ministero ha assicurato che è stato effettuato uno studio di impatto ambientale. Questo però non basta a convincere i critici del progetto, che questa settimana hanno dichiarato di stare valutando nuove azioni legali. (ANSA).