Roma, Comune cerca 2 esperti veterinari a 700€ al mese: il bando della vergogna

Gualtieri Pd

Cercasi veterinario per le aziende agricole del Comune di Roma, disponibile 7 giorni su 7 con reperibilità notturna e lavoro anche nei giorni festivi e prefestivi: stipendio da circa 700 euro al mese al netto delle tasse.

(https://www.affaritaliani.it) – L’incredibile ricerca di personale iper qualificato per l’assistenza al bestiame delle aziende agricole di Tenuta del Cavaliere e Castel di Guido è contenuto nella determina dirigenziale dello scorso 13 marzo e pubblicata sul sito del Comune di Roma. Secondo l’assessorato di Sabrina Alfonsi, “per assicurare il benessere degli animali in allevamento, è indispensabile l’intervento di personale medico veterinario specializzato, reperibile nell’arco completo delle 24 ore”. Non solo, il bando è alla sua seconda edizione, perché nella prima non si era (giustamente) presentato nessun aspirante “schiavo” e così è stato riproposto.

Cercano un esperto di grandi animali al costo di uno stagista

Al costo paragonabile a quello di uno stagista, i furbi del Comune di Roma chiedono oltre alla laurea, l’abilitazione alla professione da 7 anni, l’iscrizione all’Albo e provata esperienza in strutture pubbliche o private per almeno 3 anni nell’ultimo quinquennio. Insomma, un signor professionista che il “Comune della vergogna” vorrebbe retribuire con 24 mila euro lorde dal primo aprile 2023 al 31 dicembre 2024. In totale, in 20 mesi la retribuzione mensile di ciascuno dei due veterinari sarebbe di 1200 euro lorde e visto che verrebbero inquadrati come collaboratori esterni dovrebbero assicurare la prestazione senza neanche un giorno di malattia o uno di vacanza

Daniele Diaco, M5s: “Nel magico mondo di Gualtieri lo sfruttamento è realtà”

A denunciare il “bando vergogna” è il consigliere M5s, Daniele Diaco che commenta: “Nel magico mondo di Gualtieri anche lo sfruttamento professionale è una triste, squallida realtà”.

Nota per il Comune: non solo il bando è andato deserto nella prima pubblicazione ma anche il nuovo finirà nel cestino poiché contiene un errore formale: invece di indicare nel periodo 1 aprile 2023 – 31 dicembre 2024, hanno scritto a pagina 3, 1 marzo 2021 – 31 dicembre 2022. Non solo cercano schiavi, ma anche retrodatati. Alla vergogna della retribuzione, si aggiunge anche il copia/incolla dei dirigenti comunali.