30 MAR – I Paesi in una posizione relativamente più forte dovrebbero aiutare le nazioni vulnerabili, in particolare quelle in difficoltà debitorie. La numero uno del Fmi, Kristalina Georgieva, ha affermato che tale assistenza sarebbe particolarmente importante in un contesto di alti tassi di interesse e deprezzamento della valuta. “Abbiamo urgentemente bisogno di meccanismi globali più rapidi ed efficienti per fornire trattamenti adeguati sul debito a questi Paesi“, ha detto Georgieva al Boao Forum 2023, nella provincia cinese di Hainan. La mossa “avvantaggerebbe in modo significativo sia i debitori sia i creditori”, mentre “la sua riuscita eliminerebbe un’importante fonte di incertezza nel quadro globale“.
Georgieva ha anche affermato che i Paesi dovrebbero lavorare insieme per rinvigorire il commercio internazionale in modo equo affinché più persone possano beneficiare della globalizzazione e per diversificare le catene di approvvigionamento in base alla logica economica. A tal proposito la numero uno del Fmi ha citato i risultati di studi condotti dagli esperti dell’Istituzione di Washington, secondo cui il costo a lungo termine della frammentazione del commercio potrebbe arrivare fino al 7% del Pil globale e l’Asia, come regione altamente integrata, sarebbe la più colpita dalla frammentazione incontrollata.
I governi devono anche proteggere le persone vulnerabili nei propri Paesi che sono state particolarmente colpite negli ultimi tre anni, in merito all’impatto della pandemia del Covid-19. “Ciò significa che la politica fiscale fornisce un sostegno mirato a coloro che ne hanno più bisogno o a coloro che sono più colpiti dall’ insicurezza alimentare o dalla crisi del costo della vita”, ha concluso Giorgieva. (ANSA).