MILANO, 28 MAR – Ventidue ordinanze di custodia cautelare, dieci in carcere e dodici ai domiciliari, sono in via d’esecuzione da parte dei militari della Guardia di Finanza di Milano, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura, su un sistema operante in Lombardia, proseguito dal 2000 a oggi, finalizzato all’evasione fiscale, attraverso la sostituzione delle società “pilotate” al fallimento (consorzi e società cooperative di lavoro) con nuove società costituite ad hoc e l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Il meccanismo utilizzava società cooperative che, dopo appena pochi anni di attività, erano svuotate e abbandonate all’insolvenza. Si creavano nuovi operatori apparentemente “puliti”, per ostacolare le indagini successive alla scoperta della frode. Sono in corso perquisizioni e sequestri preventivi per quasi 300 milioni di euro costituenti il profitto dei reati di bancarotta e violazioni fiscali.
L’inchiesta, condotta dai pm Grazia Colacicco e Pasquale Addesso, ipotizza le accuse di associazione per delinquere, bancarotta, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed è incentrata sulla gestione di consorzi attivi nel settore della logistica e del facchinaggio. Questi avrebbero affidato commesse ricevute dalla clientela a imprese consorziate o collegate, tutte intestate a “prestanome”, sulle quali sono stati fatti gravare tutti gli oneri contributivi e fiscali relativi ai lavoratori. (ANSA).