Adottato nel 2007 a 10 anni da una famiglia residente nel cremonese, viene abbandonato dopo appena 5 giorni dai genitori che ora sono stati condannati. E’ la storia – raccontata dalla stampa locale – di un brasiliano che oggi ha 26 anni. “La sua vita è ricominciata in carcere, a Modena, dove era finito per piccoli reati, furtarelli. Lì ha conosciuto l’avvocato Gianluca Barbiero – si legge – e ha trovato il coraggio di denunciare i genitori adottivi e di farli condannare dal giudice di Cremona Giulia Masci a 3 mesi di reclusione per avergli fatto mancare i mezzi di sussistenza e per essersi sottratti agli obblighi di assistenza e ha stabilito anche una provvisionale di 10mila euro”. La sentenza emessa il 10 gennaio del 2019 ed è stata confermata dalla Corte d’Appello di Brescia il 24 giugno del 2021.
La coppia nel luglio del 2007 volò in Brasile e il 30 agosto tornò nel Cremonese con la sentenza di adozione del Tribunale di San Paolo. Il 4 settembre però si presentarono dal sindaco del paese dicendo di non voler più adottare il bimbo. I due dissero che aveva puntato un coltello contro il padre adottivo. Il ragazzo invece nella querela ha riferito che “in quei pochi giorni in cui visse nella sua nuova famiglia, la madre adottiva lo picchiò con una cintura dopo una lite con il figlio biologico della coppia. Da quel momento cominciò un percorso travagliato. Fallito ogni tentativo di inserirlo in un’altra famiglia, il piccolo gira per varie comunità. Nel suo vagabondare a Modena, tra il 2016 e il 2017, ha commesso reati per i quali è stato condannato a 1 anno”. Ora il ragazzo è tornato nel cremonese, dove ha casa e lavoro. ADNKRONOS