I rifugiati ucraini danneggiano l’economia e la cultura del paese: è questa la risposta del 42% di slovacchi, a un anno dall’inizio della guerra provocata dall’aggressione russa. Questa quota della popolazione, la più alta in Ue, è infatti contraria agli aiuti finanziari concessi all’Ucraina, stando a quanto emerge da un sondaggio condotto a febbraio dal Bratislava policy institute (Bpi) e dall’agenzia Stem.
Quasi la metà degli intervistati (il 44%) ha espresso opinioni negative sugli ucraini, dicendo che questi renderebbero la Slovacchia un posto peggiore in cui vivere. Un numero maggiore di persone considera un problema solo i rifugiati provenienti dal Medio oriente (il 64%) e dall’Africa (il 58%). La percezione è migliore se si chiede di vietnamiti, cinesi, balcanici e persino russi.
Secondo il direttore della Bpi Michal Vasecka, la visione negativa degli ucraini e dovuta anche al fatto che per trent’anni in Slovacchia si è parlato della mafia ucraina e del Paese come corrotto. “Una parte dellïélite politica ancora oggi divulga su di loro informazioni simili e ha più successo di quanto ci aspetteremmo”, afferma Dennik N. Il 42% degli intervistati ha dichiarato che gli stranieri in generale distorcono la cultura slovacca, il 26% ha detto di essere infastidito se sul posto di lavoro ha a che fare con un capo straniero e il 27% ha detto che sarebbe infastidito se un membro della famiglia sposasse un coniuge straniero.
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