Oltre 20 sbarchi a Lampedusa in poche ore. Un fiume di arrivi attraverso la rotta tunisina sulle coste italiane, dove a Lampedusa in poche ore si sono registrati venti sbarchi di oltre novecento naufraghi mentre la guardia costiera ha operato soccorsi in area Sar anche nel mar Ionio e la Geo Barents di Medici senza frontiere ha recuperato altri rifugiati nel Mediterraneo.
La rotta quasi per tutti è quella della Tunisia
Sono un migliaio i migranti giunti in Italia a bordo di barconi, messi in salvo dalle autorità italiane o dalle Ong nell’arco di mezza giornata. Adesso la rotta quasi per tutti è quella della Tunisia, caduta in una grave situazione economica e di tensione politica: sul Paese si concentrano i timori dell’Unione europea e del governo italiano, pronti ad aumentare gli sforzi per favorire un ritorno alla stabilità dello Stato magrebino fermando l’aumento vertiginoso dei flussi migratori.
Tremila dinari tunisini per il viaggio
Dalla città portuale di Sfax sono partiti quasi tutti i barconi giunti sull’isola siciliana e tutti dicono di aver pagato tremila dinari tunisini per il viaggio. I migranti, di cui diverse donne e minori, sono originari di Congo, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio e Guinea, Sierra Leone, Siria, Tunisia, Marocco e Burkina Faso.
Prelevati da Gdf e guardia costiera
Per evitare che l’hotspot di contrada Imbriacola (sono stati 966 i nuovi arrivi) torni a essere nuovamente sovraffollato, la prefettura di Agrigento d’intesa con il Viminale ha già disposto il trasferimento di centinaia persone con il traghetto di linea per Porto Empedocle. A soccorrere le imbarcazioni in varie operazioni, durate ore e con mezzi impegnati in acqua fin dalla notte, sono state le motovedette di guardia di finanza e guardia costiera. Quest’ultima è stata alle prese con i salvataggi anche nel mar Ionio, dove sono stati individuati due pescherecci con migranti in area Sar italiana, soccorsi da quattro motovedette, nave Diciotti, nave Aringhieri e un aereo. tgcom24.mediaset.it