C’era stato il via libera di Pierluigi Castagnetti, ex segretario Ppi e presidente de ‘I popolari’. “C’è posto per i cattolici nel Pd di Schlein”, ha detto ad Avvenire, complice forse una telefonata – non confermata – proprio con la segretaria. Oggi però il tema dei cattolici del Pd è stato riaperto. Lo hanno fatto Graziano Delrio e Paola De Micheli. Il primo arrivando all’assemblea alla Nuvole dice ai cronisti che “c’è preoccupazione” fra i cattolici “è inutile negarlo. Ma non devono esserci pregiudizi”.
“Su molti temi – aggiunge – come sanità pubblica e salario minimo le battaglie sono condivise. Su altri temi ci sono discussioni da fare nel merito“. Mentre De Micheli, parlando del pluralismo dentro il Pd, osserva: “L’idea che l’unità nel pluralismo sia possibile significa dare dignità alle idee di tutti. Il disagio non va sottovalutato, soprattutto quello del mondo cattolico”. Da parte sua, Elly Schlein nel suo primo discorso da segretaria davanti all’assemblea nazionale dem non ha introdotto elementi potenzialmente divisivi. Ha rimarcato l’importanza dei diritti in primis lo Ius Soli, ha rilanciato il ddl Zan, i diritti dei figli di coppie omogenitoriali, i diritti Lgbt+ in generale.
“Abbiamo bisogno di insistere per una legge contro l’odio e la discriminazione, è il minimo sindacale in Europa. Su queste discriminazioni – osserva Schlein – non dobbiamo dormire la notte. Anziché prendersela con Peppa Pig, bisogna garantire i diritti ai figli delle coppie omogenitoriali, una società più giusta è la più sicura, perché non lascia indietro nessuno”. E nel passaggio sull’Ucraina nel confermare il sostegno a Kiev, Schlein parla di pace, tema sentito dal mondo cattolico, così: “La pace non è una parolaccia anzi per noi a sinistra deve essere un’aspirazione quotidiana, una mobilitazione costante. Ma deve essere una pace giusta. Non si può essere equidistanti da chi è stato aggredito e da chi ha aggredito”. ADNKRONOS