BRUXELLES – La proposta di legge Ue sulle materie prime critiche, che dovrebbe essere svelata il 14 marzo, “può cambiare essere un punto di svolta, inviando un chiaro segnale politico” per aiutare l’Europa a tagliare “l’eccessiva dipendenza dai Paesi terzi, e in particolare dalla Cina”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, in un punto stampa. Il Critical Raw Materials Act su cui Bruxelles è al lavoro “può aiutare ad aumentare le capacità di estrazione, lavorazione e riciclaggio sostenibili dell’Ue, e a snellire e accelerare le procedure di autorizzazione per i progetti strategici”, ha spiegato.
Il vicepresidente dell’esecutivo comunitario ha sottolineando che “il tempo” e la capacità di “spingere tutti nella stessa direzione” sono di “fondamentale” importanza soprattutto davanti all’attuale contesto geopolitico. Per “mantenere la leadership” nel settore delle tecnologie pulite, ha evidenziato, “non possiamo chiudere gli occhi su ciò che sta accadendo nel mondo: a causa dell’aggressione della Russia in Ucraina, il prezzo del gas nell’Ue è 7 volte più alto rispetto agli Stati Uniti, e vi sono altre economie che aumentano la produzioni di batterie, ne incentivano lo sviluppo insieme al boom delle materie prime, alterando il campo di gioco globale”. “Questa nuova realtà – ha aggiunto – influisce sulla competitività dell’Ue e ci ricorda che dobbiamo concentrarci sul sostegno agli investimenti”. ANSA EUROPA