Armi a Kiev, alla Meloni sfuggono 3 cose importanti

Meloni e Zelensky

di Augusto Sinagra – LA STRAMPALATA TEORIA ECONOMICA DELL’USATO
Tutti sanno che riconosco a chiunque – anche alla Anna Bolena della Garbatella – il diritto costituzionale di dire minchiate.
Questa volta, tuttavia, devo fare una eccezione perché vi sono minchiate innocue e minchiate pericolose e dannose specialmente quando provengono dal Capo del governo, la quale ha di recente detto che l’invio di armi anche pesanti all’Ucraina non sarebbe un problema perché già erano state comprate in precedenza e poi non le usiamo.

Probabilmente la neo-economista confonde tra il bene materiale e il suo valore di mercato o, forse, nella sua mente semplice confonde tra bene materiale e liquidità nel tentativo di spiegare che a quei tanti milioni di italiani in stato di povertà non può certamente dare da mangiare un pezzo di carro armato o una canna da mitragliatrice, o altro.
O magari la semplice ma fervida mente della Signora della Garbatella vorrebbe sostenere che sarebbe meglio – come in effetti sta facendo – che i beni dello Stato (in questo caso gli armamenti) non vengano lasciati inutilizzati nei depositi ma sarebbe meglio usarli (anche per conto terzi).

La cosa avrebbe un senso se l’Italia usandoli nel proprio interesse (e Dio non voglia mai) e non per conto terzi dovesse poi ricostituire le scorte e con ciò investendo nel comparto degli armamenti (chissà Crosetto cosa ne pensa?).

Sfuggono alla mente della Signora in questione tre cose: la prima è che in ogni caso vanno ricostituite le scorte degli armamenti per le esigenze di difesa nazionale; la seconda è che è stato aumentato il bilancio della difesa di ben due punti percentuali del PIL; e la terza cosa è che non siamo gli Stati Uniti d’America che da sempre intendono le industrie degli armamenti come strumento di aggressione in pregiudizio di Stati indipendenti e come volano della sua economia.

AUGUSTO SINAGRAProfessore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO