Anche l’Ungheria frena sull’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Quello di Budapest, insieme a quello turco, è l’unico Parlamento che ancora non ha dato il suo via libera all’ingresso dei due Paesi baltici nell’Alleanza atlantica. Il primo ministro Viktor Orban ha detto di aver chiesto ai deputati del suo partito, il nazionalista Fidesz, di sostenere la candidatura, aggiungendo però che alcuni di loro non erano “molto entusiasti” dell’espansione e chiedevano ulteriori discussioni sulla questione.
Prima di procedere “è necessario discutere seriamente” sulla faccenda, ha spiegato Orbán, aggiungendo che occorre prendere in considerazione la posizione della Turchia. “Se non si trova una soluzione al problema della Turchia, l’allargamento potrebbe fallire”, ha spiegato.
I parlamenti di tutti i 30 membri della Nato devono ratificare qualsiasi richiesta di adesione all’alleanza, quelli ungheresi inizieranno le discussioni in Aula il 6 marzo. La settimana scorsa la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha chiesto alla Turchia e all’Ungheria di permettere alla Finlandia e alla Svezia di entrare nell’Alleanza, affermando di aspettarsi che tutti i membri ratifichino le due richieste di adesione “senza ulteriori ritardi”.
Ma Orban, parlando questa mattina alla radio pubblica, ha detto che alcuni legislatori del partito al governo erano preoccupati per il fatto che il confine condiviso della Nato con la Russia si estenderà per oltre mille chilometri, sottolineando i potenziali rischi geopolitici derivanti dall’ingresso della Finlandia. Altri legislatori hanno contestato quelle che Orban ha definito “vere e proprie bugie” diffuse dalle due nazioni sullo stato di salute della democrazia e dello Stato di diritto in Ungheria. (https://europa.today.it)