Tg1 taglia l’attacco di Zelensky a Berlusconi. Bufera sulla Rai

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Bufera su Maggioni e il Tg1 per Berlusconi. Il Pd grida allo scandalo. La guerra in Ucraina continua e non smettono neanche le polemiche politiche in Italia. Il Tg1 è finito nella bufera per la clamorosa decisione di non trasmettere neanche un estratto dell’attacco di Zelensky a Berlusconi “la sua casa non è mai stata bombardata”. Il Pd è stato durissimo nel commentare l’accaduto: “Ormai insieme al Tg2 sono diventati i trombettieri della destra”. La direttrice Monica Maggioni – si legge su Repubblica – rispedisce al mittente ogni accusa di collateralismo o, peggio, di asservimento del principale notiziario nazionale alla maggioranza di centrodestra. «Si è trattato di un errore nella catena di controllo”.

Ma Maggioni non ci sta a passare per quella che si piega alla disinformazione per ingraziarsi il governo: «La nostra posizione è chiarissima”, insiste, “basta guarda le successive edizioni della sera e poi quelle delle sette, delle otto e delle 13,30 del giorno dopo. Peraltro pensare di giocare alla censura di una conferenza stampa internazionale è semplicemente ridicolo”.

E tuttavia, secondo l’opposizione, – prosegue Repubblica – che qualcosa non vada nel giornalismo Rai sarebbe provato non solo “dall’eccessivo spazio riservato nei Tg alla premier, ai ministri e agli esponenti della maggioranza, il 70% del tempo di parola, come ha certificato l’Agcom”, ma soprattutto dall’infilata di notizie scomode per il centrodestra che “specie il Tg1 e il Tg2 scelgono di non mandare in onda”.

Oltre al caso Berlusconi-Zelensky, anche la condanna definitiva per le spese pazze in Regione della sottosegretaria di FdI, Augusta Montaruli, poi costretta alle dimissioni. Così facendo, però, “la Rai perde ogni credibilità”, rincara il senatore del Pd Francesco Verducci. “La frase di Zelensky su Berlusconi ha tenuto banco nelle cancellerie di tutto il mondo, ma il Tg1 l’ha praticamente ignorata”. (affaritaliani.it)