Brunetta trova la poltrona. Ma bisogna avvisare Treu… Il governo Meloni sta per piazzare un altro grande escluso dal valzer di poltrone per diventare ministro. Si tratta di Renato Brunetta di Forza Italia, titolare del dicastero della Pubblica amministrazione durante il governo Draghi. Lui – si legge sul Fatto Quotidiano – tiene la bocca cucita, ma è cosa fatta o quasi. Renato Brunetta è pronto a tornare in prima linea ai posti di comando. Ma sembra passato un secolo: il governo a guida meloniana starebbe pensando proprio a lui per la successione sulla poltronissima di presidente del Cnel occupata dal 2017 da Tiziano Treu che dal 2021 è stato nominato anche coordinatore del Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’attuazione del Pnrr.
Treu però non ha ancora preparato le valigie, anzi: a quanto si apprende spera nell’intercessione del Colle per scongiurare di dover lasciare la poltrona.
Brunetta – prosegue il Fatto – conosce bene il Cnel essendone stato membro per dieci anni per volontà socialista quando ancora doveva iniziare la sua parabola politica. Sicuramente è stato amatissimo in quel di Villa Lubin soprattutto all’epoca della riforma renziana. “Fanno credere che si eliminerà il Cnel, un carrozzone costosissimo; che sarà spazzato via il vecchio Senato caro, carissimo con i 315 stipendi d’oro dei senatori. Eccetera. Sono pubblicità ingannevoli”, aveva detto l’allora deputato forzista tuonando contro l’ex Rottamatore che non si aspettava certo che gli italiani alla fine gli avrebbero girato le spalle. Ormai per Brunetta al Cnel manca solo l’ufficialità. (affaritaliani.it)