di Giuseppina Perlasca – https://scenarieconomici.it – Le grandi high-tech americane ormai stanno preparandosi a diverse ondate di licenziamenti, in una situazione congiunturale non favorevole per queste mega aziende quotate. Abbiamo assistito a licenziamenti ovunque, dalle aziende automobilistiche come la Ford, alle banche d’investimento come la Goldman, alle aziende tecnologiche, soprattutto quelle che un tempo avevano il nome “disruptive”.
Il gigante tecnologico Meta sembra essere pronto a continuare questa tendenza. È infatti di poche ore fa la notizia che, nonostante l’azienda abbia già licenziato 11.000 dipendenti, ha classificato migliaia di nuovi dipendenti come “non all’altezza” nelle loro ultime valutazioni delle prestazioni. Questo ovviamente predispone questi dipendenti a un’altra ondata di licenziamenti.
L’amministratore delegato e fondatore Mark Zuckerberg ha già detto che il 2023 sarebbe stato un “anno di efficienza” per l’azienda, segnalando a Wall Street che tali tagli sarebbero stati probabilmente imminenti. Il titolo dell’azienda ha reagito con un rialzo di oltre il 100% dai minimi di 52 settimane, vicino a 88 dollari per azione. Gli investitori sembrano apprezzare il messaggio, quindi perché l’azienda non dovrebbe seguirlo?
Secondo Fortune, i dirigenti dell’azienda hanno dato una valutazione negativa a circa il 10% dei suoi dipendenti, tornando a uno standard che l’azienda usava prima della pandemia, prima che Zuckerberg permettesse una certa indulgenza nelle valutazioni delle prestazioni.
La notizia arriva solo pochi giorni dopo che l’azienda ha dichiarato che avrebbe ritardato la finalizzazione dei bilanci, e Zuckerberg ha scritto in un post su Facebook questo mese: “Stiamo lavorando per alleggerire la nostra struttura organizzativa e rimuovere alcuni strati di middle management per prendere decisioni più velocemente, oltre a implementare strumenti di AI per aiutare i nostri ingegneri a essere più produttivi. In questo contesto, saremo più proattivi nel tagliare i progetti che non funzionano o che potrebbero non essere più così cruciali”.
Fortune riporta che la divisione “Metaverse” dell’azienda è probabilmente al riparo da tagli futuri. Altri segmenti, tuttavia, non saranno altrettanto fortunati.
“Abbiamo chiuso l’anno scorso con alcuni difficili licenziamenti e la ristrutturazione di alcuni team. Quando lo abbiamo fatto, ho detto chiaramente che questo era l’inizio della nostra attenzione all’efficienza e non la fine”, ha concluso Zuckerberg. Insomma i licenziamenti non sono finiti.