Per la guerra in Ucraina dall’Italia dovrebbero arrivare a Kiev attrezzature e impianti per la protezione “Nbcr”, nucleare biologica chimica e radiologica, da portare nelle zone maggiormente colpite dalla guerra. E’ questo uno degli invii che, come richiesto da Kiev, potrebbe essere contenuto nei prossimi pacchetti. Si tratterebbe appunto di materiali utilizzati nell’ambito di rischio da contaminazione nucleare, biologica e chimica degli ambienti e in questo caso sarebbero utili alla decontaminazione in zone popolate per la difesa della salute di civili e militari. Nessun invio di caccia, ribadisce invece, il ministro degli Esteri Tajani.
Tra gli invii ci sono anche indumenti protettivi, maschere, pillole per potabilizzare l’acqua e altre attrezzatura utilizzate in ambito civile. “Noi abbiamo sempre inviato armi difensive, non armi offensive. Adesso stiamo inviando strumenti per la difesa aerea Samp/T insieme alla Francia, quindi credo che nelle prossime settimane si perfezionerà l’invio di questo sistema di difesa aerea per contribuire alla protezione dei cieli ed evitare bombardamenti e altre perdite tra i civili”, ha spiegato Tajani.
“Sesto pacchetto in fase di perfezionamento”
“Abbiamo il voto del Parlamento che autorizza il governo italiano a inviare materiale anche militare. Il sesto pacchetto è in fase di perfezionamento nell’invio. Abbiamo informato il Copasir insieme al ministro Crosetto, il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e il materiale sta arrivando. Il sistema Samp/T arriverà quanto prima in Ucraina: dobbiamo farlo con i francesi, ci vorrà ancora qualche settimana”, ha spiegato il ministro degli Esteri. tgcom24.mediaset.it