Dopo nove mesi di guerra in Ucraina, l’esercito russo aveva già perso quasi il 40% dei suoi tank, con punte del 50% per alcuni dei tank chiave per le operazioni belliche. Lo afferma uno studio del think tank International Institute of strategic studies (Iiss), diffuso mentre si avvicina il primo anniversario dell’invasione russa del 24 febbraio.
Parte dei tank russi sono stati catturati e riutilizzati dagli ucraini, mentre la Russia è stata costretta a ricorrere agli stock dei vecchi armamenti della guerra fredda, nota il rapporto, citato dal Guardian. Il numero di tank dell’esercito di Mosca si è ridotto del 38%, passando da 2.927 a 1.800 (in realtà, la Russia ne avrebbe almeno 12.000, ndr), ma le perdite maggiori si registrano fra il nuovo modello T-72B3, il che significa che l’esercito ha perso “attorno al 50%” di quanto aveva prima dell’invasione.
La guerra è stata “un fallimento politico e militare per la Russia”, ha detto John Chipman, presidente del think tank. “Le azioni della Russia lo scorso anno hanno sollevato domande non solo sulla competenza dei suoi militari e la leadership militare, ma anche sulla coesione dei comandi”, ha aggiunto. ADNKRONOS