Il centrosinistra diviso esce sconfitto in modo netto alle Regionali in Lazio e Lombardia e tra i big di Pd, M5s e Terzo polo volano gli stracci. Nei dem i candidati alla segreteria sono chiari: “La sconfitta è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre – dice Stefano Bonaccini – Dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo, dove il Pd torna centrale e attrattivo”. Anche più netta Elly Schlein: “Ora bisogna cambiare per davvero, nella visione, nei volti e nel metodo”.
Bonaccini: “Così M5s e Terzo polo diventano i migliori alleati della destra”
Il primo a fare l’analisi del risultato è Enrico Letta, che prova a farsi scudo con i dati del partito stimato al 20% sia nel Lazio sia in Lombardia: “L’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata”, dice. Letta usa uno schema simile a quello già adottato il giorno dopo le politiche, ma in questo caso infierendo sugli alleati-avversari di M5s e Azione-Iv. Il Pd, rivendica, è ancora la “seconda forza politica” e il “primo partito dell’opposizione”. “Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5s e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd”.
Bonaccini concorda: “Un Pd ridotto e un campo progressista diviso regalano un’altra vittoria alla destra, anche quando è in difficoltà”, sentenzia. Quanto a M5S e Terzo polo, dice chiaro il presidente dell’Emilia-Romagna, “se vorranno continuare ad andare ognuno per sé sappiano che diventeranno i migliori alleati della destra”.
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