ROMA, 13 FEB – “In un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito.”
“L’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione”. Lo dichiara il segretario Pd, Enrico Letta, commentando le regionali.
Ma è iniziato lo sprint per la sua successione e i candidati non hanno fatto sconti: “La sconfitta è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre – ha detto Stefano Bonaccini – Dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo, dove il Pd torna centrale e attrattivo”.
Anche più netta Elly Schlein: “Ora bisogna cambiare per davvero, nella visione, nei volti e nel metodo”. Per Bonaccini e Schlein è stato il primo giorno di competizione dopo l’esito praticamente ufficiale del voto fra gli iscritti sugli aspiranti segretari Pd: il presidente dell’Emilia Romagna è al 54,35%, avanti di 20 punti alla concorrente, che è al 33,7%. Hanno votato in 127.289, contro i 189 mila del congresso 2019 (vinse Nicola Zingaretti) e i 266 mila del 2017 (vinse Matteo Renzi).(ANSA).