Berlusconi: ‘da premier non sarei mai andato da Zelensky’

Silvio Berlusconi torna a parlare della guerra in Ucraina e afferma: “Da premier non sarei mai andato a parlare con Zelensky perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili”. Il leader di Forza Italia risponde così alle domande dei cronisti che gli hanno chiesto cosa ne pensasse dell’esclusione del premier, Giorgia Meloni, dal trilaterale tra il presidente francese Emmanuel Macron, quello tedesco, Olaf Scholz, e quello ucraino Zelensky.

Poi aggiunge: “Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”. Palazzo Chigi fa sapere che “il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto”. Poi la precisazione di Tajani: “Forza Italia sta con l’Ucraina e con la Nato”.

Fonti del governo: “Il sostegno del governo all’Ucraina è saldo e convinto”

“Il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l’esecutivo”. Così riferiscono fonti di Palazzo Chigi.

Tajani: “Forza Italia sta con l’Ucraina e con la Nato”

Dopo le parole di Berlusconi, arriva anche la precisazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Forza Italia – scrive su Twitter – è da sempre schierata a favore dell’indipendenza dell’Ucraina, dalla parte dell’Europa, della Nato e dell’Occidente. In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di governo rispettando il nostro programma”.

“Sostegno di Berlusconi a Kiev non è mai stato in dubbio”

In una nota, Forza Italia fa sapere che “il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di FI alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, dell’Europa e degli Usa. Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che nessuno è esente da responsabilità”.
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