Dal 2024 l’importo del canone Rai non sarà più addebitato sulla bolletta della luce. Lo ha confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto ieri mercoledì 8 febbraio all’evento di chiusura della campagna elettorale della Lega per il Lazio al Carpegna Palace di Roma. “È evidente che il canone Rai dalla bolletta deve uscire – ha detto il ministro -, per quest’anno lo abbiamo mantenuto e mi sono preso tante critiche, ma deve uscire”.
Perché il canone Rai potrebbe “uscire dalla bolletta”
Della possibilità di cambiare modalità di pagamento si parla da molti mesi. In effetti, come avevamo già spiegato, il nostro Paese si era impegnato con l’Ue a eliminare dal 2023 l’obbligo per le compagnie che vendono elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”. In campagna elettorale Salvini si era spinto anche più in là, promettendo l’abolizione tout court dell’imposta. “Ci sono già dieci Paesi europei che non fanno pagare il servizio pubblico radiotelevisivo” aveva affermato il leghista. “Il canone Rai grazie a Renzi pesa sulla bolletta: qualcuno può dire che 90 euro non fanno la differenza, c’è gente che con 90 euro ci mangia tre volte in più”.
Per ora però l’ipotesi che il canone possa essere cancellato appare assai remota, tant’è che lo stesso Giorgetti ieri non ne ha fatto alcun cenno. “Quest’anno – sono state le parole del ministro leghista – io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento”.
Le incognite su importo ed evasione
Come verrà riscosso il canone? Non conoscendo le intenzioni del governo si possono fare solo ipotesi. Il tempo per pensare a una soluzione non manca, i dubbi da sciogliere nemmeno. Ne esponiamo alcuni. La contestata norma approvata nel 2016 dal governo Renzi aveva permesso – riducendo l’evasione – di diminuire l’importo del canone, portandolo prima da 113 a 100 euro, e poi a 90. Cosa succederà con un altro sistema di riscossione? Il rischio di tornare ai vecchi tempi, quando l’imposta veniva pagata cara da una quota di contribuenti ed evasa da molti “furbetti”, indubbiamente esiste. Una delle novità introdotte da Renzi era stata poi la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo. Continuerà a essere valida anche il prossimo anno? Domande che per ora restano senza risposta.
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